Elettrodomestici

La cucina ad induzione: vantaggi e svantaggi

Di 18 Gennaio 2009 Ottobre 14th, 2019 144 Comments

Oggi voglio parlarvi di un elettrodomestico tecnologico protagonista del vivere quotidiano in una casa innovativa: la cucina ad induzione, che ho avuto occasione di utilizzare più volte a casa di amici.
Inizio prima con spiegarne le caratteristiche tecniche, poi una serie di vantaggi e svantaggi.

Che cos’è la cucina ad induzione?
Cucina ad induzione
Esteticamente colpisce per l’assenza dei classici fornelli.
Si presenta con una superficie totalmente piatta, liscia, lucida e generalmente nera. Questo perché non funziona a gas ma a corrente, non ha bisogno di fornelli dove far fuoriuscire gas né di piastre in ghisa per appoggiarci sopra le pentole. Non si tratta però di una cucina elettrica. Il calore, infatti, viene generato da un campo elettromagnetico.

Quando si posa un recipiente metallico ferroso sopra alla piastra, un induttore elettrico che è presente sotto alla piastra genera un campo magnetico. Questo campo crea all’interno della pentola delle correnti chiamate di “Focault” dal nome dell’inventore. Queste correnti trasformano l’energia magnetica in calore, provocando il riscaldamento della pentola che così scalda le pietanze al suo interno.

Il campo magnetico, e di conseguenza il calore, si sprigiona solo a contatto con la pentola e solo all’interno del diametro della pentola. Molto diffuse all’estero, soprattutto in Germania, queste cucine hanno da qualche anno iniziato ad essere vendute anche nel mercato italiano, magari con qualche limitatore di potenza, visto che in Italia il costo dell’elettricità è piuttosto elevato.

Vantaggi della cucina ad induzione

– Sicurezza: non ci sono fiamme, il calore infatti è sprigionato dal campo magnetico e solo a partire dal diametro della pentola entro cui si vuole cucinare. Non si rischia quindi di scottarsi toccando la piastra vicino al bordo.

– Pulizia: non essendo calda la piastra vicino al bordo delle pentole, non si formano incrostazioni dovute all’accidentale fuoriuscita di liquidi.

– Design: per chi ama lo stile moderno e minimalista, le cucine ad induzione sono bellissime, lineari, lisce, nere, con i tasti digitali.

– Velocità nel riscaldare i cibi: ad esempio per una normale pasta, il tempo per portare ad ebollizione l’acqua praticamente si dimezza (dipende ovviamente dalla potenza usata).

– Assenza del pericolo di fughe di gas: utilizzando solo energia elettrica, non è necessario fare nella stanza i due fori perimetrali altrimenti obbligatori per legge, che rappresentano un problema termico e acustico.

– Controllo molto preciso della variazione di temperatura della pentola (tramite display digitali): si può bloccare l’ebollizione, mantenere un fuoco molto basso o molto alto, con una precisione molto elevata che non si può ottenere con il tradizionale fornello a gas.

– Costo di utilizzo non superiore a quello a gas: l’energia elettrica costa di più, ma la cucina ad induzione entra in funzione solo quando serve, i tempi di utilizzo sono inferiori e il rendimento è del 90%.

Svantaggi della cucina ad induzione

– Costo iniziale molto più alto rispetto alle normali cucine a gas dei modelli top tipo questo:

anche se rispetto a quando avevo scritto questo articolo, ora si trovano prodotti dall’ottima qualità prezzo come questo:

– Potenza elettrica assorbita elevata: molte cucine ad induzione in vendita in Italia hanno la regolazione automatica per evitare che accendendo più fuochi si arrivi ad un consumo troppo alto, che può arrivare per certi modelli fino a 7 KW. Per usare questo tipo di cucina è praticamente necessario fare domanda alla compagnia di energia elettrica di un adeguamento della fornitura di potenza.

– Pentole speciali richieste che devono essere costruite con acciai ad alto contenuto ferroso, quindi diverse da quelle classiche, e in genere più costose (anche se ne ho viste all’Ikea di piuttosto economiche). Per controllare che una pentola sia adatta alla cucina ad induzione basta portarsi una calamita e controllare che si attacchi alla pentola stessa. Se non si attacca, non va bene, come nel caso di quelle in alluminio, vetro, terracotta, o ceramica.

– Modo diverso di cucinare: chi è abituato ai classici fornelli a gas, deve rivoluzionare le abitudini e i tempi di cottura.

– Produce campi elettromagnetici di media frequenza, che comunque non dovrebbero essere dannosi.

Tracciando un bilancio finale, posso dire che la cucina ad induzione conviene se per esempio non ci si vuole allacciare alla rete del gas metano, utilizzando solo la corrente magari generata da pannelli fotovoltaici. E’ consigliabile anche a chi conduce uno stile di vita “moderno”, passando poco tempo in cucina, prediligendo un modo di cucinare veloce.

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

144 Comments

  • paolo ha detto:

    io credo che presto tutti l’avremo a casa. Per quanto mi irguarda ho già le pentole adatte. Ma per cucinare immagino serva collegarle ad una presa di corrente. E se va via la corrente??

  • Avatar photo Elena ha detto:

    Ciao Paolo,
    in effetti funziona solo a corrente, in genere è raro che manchi, e solo per un frangente di tempo limitato e generalmente con un preavviso. Per le emergenze ci sono varie soluzioni: la batteria di accumulo, tipo quella delle luci di emergenza, ma per una cucina deve essere più potente e quindi costosa, così come il gruppo elettrogeno che genera energia attraverso un motore (piuttosto rumoroso) alimentato a benzina. La soluzione più semplice è avere un fornellino a gas di quelli da campeggio per le emergenze, se proprio vuoi essere sicuro al 100%, puoi scegliere una cucina mista, ne ho viste in commercio che hanno sia fuochi a induzione che a gas, così hai sempre a disposizione l’alternativa 🙂
    ciao
    Elena – Casainnovativa

  • Michela ha detto:

    Ciao!

    Sto seriamente pensando di comprare una cucina ad induzione. Ho fatto l’esperimento della calamita, e su molte delle mie pentole la calamita si attacca (quindi vanno bene per la cucina ad induzione, giusto?).
    Per le pentole a cui invece la calamita non si attacca (penso alle pentole in ghisa, etc) ho sentito parlare di un cerchietto di metallo da posizionare sotto la pentola.. ne sapete qualcosa?

    Grazie

  • Avatar photo Elena ha detto:

    Ciao Michela,

    in realtà non ne abbiamo mai sentito parlare 🙂
    Bisognerebbe che chiedessi a rivenditori di cucine a induzione. Essendo il cerchietto ferromagnetico, potrebbe comunque riscaldarsi per effetto induttivo che poi si trasmetterebbe alla pentola soprastante, in ogni caso secondo noi si perderebbe efficacia rispetto ad una pentola che ha direttamente il fondo ferromagnetico.

    Facci sapere se li trovi in commercio…e se funzionano 🙂

    grazie,

    ciao

    Elena ed Eris di Casainnovativa

  • Anna ha detto:

    Piano cottura a induzione: se metto una forchetta nella pentola a induzione per provare il cibo in cottura, fonti magnetiche passano nel mio corpo ?
    Tutte queste fonti magnetici, usandole tutti i giorni, no provocano più tumori, mal di testa ecc. ?
    Il sito ufficiale della confederazione su eventuali danni della cucina induzione dice che non si sa se fa male !!! Sono pochi anni di osservazione. Ciao

  • ELDA BARP ha detto:

    IO (CHE SONO UNA CURIOSA E SEMPRE APERTA ALLE NOVITA’) HO COMPERATO DI RECENTE UNA PIASTRA AD INDUZIONE ALLA LIDL – PER UNA MIA SECONDA CASA – AD UN PREZZO IRRISORIO (NON RICORDO CON PRECISIONE QUANTO, MA SOLO QUALCHE DECINA DI EURO). IL PEZZO DI PRESENTA MOLTO BENE: NERO, ESSENZIALE, PULITO.
    NON L’HO ANCORA PROVATA (SI TROVA NELL’ALTRA CASA). HO PERO’ LETTO LE ISTRUZIONI: CI SONO DELLE PRECAUZIONI DA PRENDERE E ALCUNE COSE DA RISPETTARE. MI PARE DI RICORDARE CHE L’ASSORBIMENTO ELETTRICO SIA DI 2000 W OCCORRE QUINDI FARE ATTENZIONE CHE NON CI SIANO TROPPI APPARECCHI ELETTRICI IN FUNZIONE (MEGLIO UTILIZZARLA DI GIORNO CHE DI NOTTE AD ESEMPIO). APPARENTEMENTE DOVREBBE FUNZIONARE.

  • Avatar photo Elena ha detto:

    Ciao Anna: qui http://www.bag.admin.ch/themen/strahlung/00053/00673/03156/index.html?lang=it ho trovato delle informazioni su possibili rischi della cucina a induzione.

    Per Elda: non so quale tipo di cucina a induzione tu abbia acquistato, io ho cucinato più volte con un piano a induzione che ha 4 fornelli e funziona benissimo (è stato acquistato in un negozio di elettrodomestici e ha un costo più elevato delle normali cucine a gas).
    Forse la tua è una piastra di tipo portatile. In ogni caso, di qualsiasi dimensione sia, una caratteristiche di questo tipo di piastra è l’alto consumo energetico se usata alla massima potenza. In effetti ti consiglio di non usarla in contemporanea con altri elettrodomestici dispendiosi di energia. Comunque, come scrivevo nel post, ci sono anche tanti aspetti positivi: velocità, sicurezza, pulizia, ecc. Fammi sapere come ti trovi, ciao

  • marilena ha detto:

    Io proprio ieri ho comprato una piastra a due fornelli. Devo dire che mi sono trovata benissimo. Ho subito cucinato un ottima frittura di pesce. Subito dopo tutto pulito con una passata di straccio. Nella mia casa nuova non c’è metano e non ho voluto mettere la bombola del gas per paura. Ancora non ho preso la mano. Vorrei avere dei consigli su come usarla per sfruttare al meglio la potenza in base alle pietanze. Comunque, riguardo i consumi devo dire che avendo un contatore di 6kw ieri ho usato i due fornelli contemporaneamente alla lavastoviglie. Non è successo nulla. Tutto ok! Probabilmente prenderò un altro fornello. Oltretutto questi fornelli si poggiano sul top della cucina e posso decidere anche di cucinare fuori in giardino….

  • asdrubale ha detto:

    “Produce campi elettromagnetici di media frequenza, che comunque non dovrebbero essere dannosi”

    annamo bene…. manco sò sicuri

  • Giordano ha detto:

    Ciao a tutti,

    ho da più di un anno una piastra ad induzione e devo dire che è uno spettacolo. Per quanto riguarda la corrente è vero la bolletta sale un pochino, ma x chi come me ha un impianto fotovoltaico e il gas non gli serve neanche per l’acqua devo dire che è una soluzione ottimale, sia sotto il profilo economico che sotto il profilo di sicurezza …non confondiamo l’induzione magnetica, con le classiche piastre elettriche che sono molto pericolose in quanto diventano incandescenti e il rischio di bruciarsi è levato. cmq consiglio la piastra ad induzione la consiglio a tutti. I tempi per cucinare sono decisamente più brevi, dovuto soprattutto ad un fattore di dispersione ridotto notevolmente.

    Per quanto riguarda i campi elettromagnetici non sono dannosi o per lo meno lo sono sicuramente meno di un apparato wi-fi che oggi come oggi hanno tutti in una casa.

    Ciao

  • diego ha detto:

    buon giorno
    a settembre installerò un impianto fotovoltaico e pensavo di installare delle piastre a induzione per cucinare
    sapete darmi qualche dritta su quali marche sono più affidabili ,magari anche in funzione dell’esperienza e non solo per il blasone del marchio es. ( miele,bosch etc.etc. )non ho nulla contro ma non sempre sono il meglio in tutti i campi .
    grazie

  • maria ha detto:

    Salve!Ho comprato una piastra a induzione da D-Mail,portatile,con un fornello.La superfice pero non è nera e lucida,ma azzura a cerchi.Veramente si cucina veloce,ma si sente un rumore mentre funziona-è normale?

  • Luca ha detto:

    [quote]
    Piano cottura a induzione: se metto una forchetta nella pentola a induzione per provare il cibo in cottura, fonti magnetiche passano nel mio corpo ?
    Tutte queste fonti magnetici, usandole tutti i giorni, no provocano più tumori, mal di testa ecc. ?
    Il sito ufficiale della confederazione su eventuali danni della cucina induzione dice che non si sa se fa male !!! Sono pochi anni di osservazione. Ciao[/quote]

    Non fa male.
    I flussi elettromagnetici si chiudono sul fondo della pentola, quindi diciamo che l’interno della pentola è “schermato”.

    Se un fornello è acceso è la pentola non c’è sopra il flusso magnetico è enormemente minore, a causa dell’aria che ha una permeabilità magnetica molto alta.

    Se ti avvicini con una forchetta di acciaio, su un fornello acceso, senza pentola sopra hai il rischio di scottarti perche la forchetta si scalda per lo stesso principio per cui si scaldsa la pentola. Da notare che il flusso magnetico tende a fare la minor fatica per chiudersi, ossia se c’è del “ferro” passa di là e non per i corpi che non facilitano il passaggio del flusso.

    In ogni caso il corpo

  • claudio p ha detto:

    Ciao a tutti ho letto con piacere i vostri commenti ed i pro ed i contro della piastra ad induzione. Avendo una casa nuova (da ultimare), e dovendo inserire un impianto a pannelli solari, vorrei rendermi completamente indipendente dal metano, per cui probabilmente sceglierò un piano ad induzione.
    Ho due domande da farvi:
    1-Non ho visto caffettiere (Moka) in materiale ferroso generalmente sono in alluminio come avete fatto?
    2-Sono indeciso sul tipo/marca da scegliere inoltre vivendo in una città di provincia non è facile trovarle per cui dovrei ordinarla via internet quale mi consigliate ?
    Grazie a tutti
    Claudio P.

  • moviemaniac ha detto:

    In realtà, per quello che ne so io i piani cottura buoni, ma credo in realtà tutti, riconoscono in automatico il diametro della pentola, e se troppo piccolo non si accendono nemmeno.
    Di conseguenza i problemi di forchette, mani e quant’altro non esistono.
    Le considerazioni sui flussi magnietici comunque sono esatte dal punto di vista teorico 😀

  • Ernst ha detto:

    vorrei sapere sa qualcuno mi sa dire quanto consuma mediamente un piano cottura per uso famigliare 4 persone all’ anno grazie

  • luisa ha detto:

    buongiorno vorrei ricevere un consiglio poichè essendo interessata all’acquisto di un piano cottura ad induzione non so se lo potenza del mio contatore (4.5 kw) lo consenta ….tenendo in considerazione dell’accensione del forno o lavastoviglie o lavatrice ….
    grazie

  • alessandra ha detto:

    Ero incerta sul piano ad induzione, ma leggendo tutti i vostri commenti, mi sono finalmente convinta.
    Ho solo un ultima questione da risolvere e spero che quacuno di voi possa aiutarmi.
    Premessa: nella casa che sto ristrutturando ci sono già 2 linee dell’elettricità enel, intestate a mio nonno, che m’intesterò non appena terminati i lavori.
    Pensavo di tenerle entrambe per dedicarne una esclusiva al piano cottura.
    Giusto o sbagliato?
    grazie!

  • Avatar photo Elena Liziero ha detto:

    Ciao Alessandra,

    in effetti anche noi, che abbiamo deciso di acquistare un piano cottura ad induzione, stiamo meditando di chiedere due linee, in quanto solo la cucina in sé consuma molto, poi tra l’altro noi avremo anche alti consumi elettrici per via della pompa di calore. Io penso tu possa dedicare una linea solo al piano cottura, giusto informati bene sui costi dell’enel, io ancora non mi sono informata se mi conviene di più chiedere solo una linea con più chilowatt oppure due linee, dipende dai costi fissi.
    ciao
    Elena

  • Lara ha detto:

    Mi intrometto per una piccola precisazione a tutti coloro che espletano preoccupazioni riguardo ai campi elettromagnetici.

    Se ci fate caso viviamo costantemente immersi tra forni a microonde, computer, televisori, telefonini, antenne radio, satellite, generatori di corrente,…

    insomma, la nostra vita è costellata di apparecchi che potenzialmente possono produrre campi elettromagnetici dannosi.

    Per ridurre i rischi non serve evitare la cucina a induzione, piuttosto è più sensato acquistarne una di alta qualità, anche spendendo un po’ di più sia in termini di soldi che di tempo dedicato alla scelta.

  • oscar ha detto:

    ma se si acquista un piano ad induzione siamo sicuri che il normale impianto elettrico vada bene? con un contatore di 3 kw c’è una sezione di cavi che non può andar bene per un impianto da 6 kw o superiore. non è che prima dobbiamo far controllare l’impianto elettrico

  • Are ha detto:

    anch’io sto pensando di utilizzare un piano cottura a induzione, e penso che sia meglio avere un contatore unico da 6 kw piuttosto che 2 da 3 kw, in modo da evitare i doppi costi fissi della bolletta.

  • Giova ha detto:

    Dunque, una cucina che può consumare fino a 7KW (due volte e mezza la potenza massima installata nella casa italiana media) in un Paese che produce l’energia elettrica principalmente bruciando combustibili fossili. Danno per l’ambiente incalcolabile, e danno per il portafogli facilmente calcolabile (un disastro).

  • ori ha detto:

    ripropongo la domanda: esiste una Moka in materiale adatto a cottura a induzione?
    altre domanda a chi ha installato il piano a induzione: che tipo di isolante è richiesto sotto il piano?

  • Avatar photo Elena Liziero ha detto:

    sì, esistono Moke per cucine ad induzione, ne trovi perfino al supermercato o comunque nei negozi di casalinghi, rispetto alle classiche moke hanno un fondo più pesante che è appositamente creato per la cucina ad induzione. Deve ovviamente essere specificato nella confezione che sono adatte per la cucina ad induzione. Io normalmente le uso e il caffè è buono senza dover comprarsi una macchinetta da caffè a parte 🙂

  • Leonardo ha detto:

    Salve, in procinto di comprare la cucina ad induzione. Ne avevo ordinata una con la piastra più grande di 30cm di diametro, ma è fuori produzione e me ne darebbero una di 25cm. Questo mi porta problemi per pentole più grandi?
    grazie

  • Christian ha detto:

    La nuova tipologia di piastra sembra molto convegnente, però penso che non potrete fare lo stesso a meno del gas…con la caldaia come fate?? pannelli solari si, ma sono solo un’integrazione.. e con le nuove pentole anti-adererente rivestite in ceramica come si farà? dovremmo riempirci di dischi metallici di varie dimensioni… chi sa dirmi di che materiale è fatto il piano di appoggio della piastra?

  • mangani sergio ha detto:

    cari amici…
    le npvità e la tecnologia sicuramente aiutano…. ma…
    prima di tutto parliamo di costo energia
    n italia il costo energia elettrica è molto elevato
    in quanto siamo succubi della francia(che produce energia da centrali nucleari………
    io ho da 2 anni una piastra a induzione nella casa in montagna e
    non devo guardare il costo della corrente elettrica…(non ho alternativa.)
    è molto ma molto piu’ costosa del gas-gpl o metano.
    il discorso dei pannelli solari:
    servono sicuramente in alcune localia
    ma a tutt’oggi il costo del gas è il 47% inferiore (non lo dico io ma le ricerce scientifiche europee
    sergio

  • Rocco ha detto:

    Salve.
    Io ho deciso per la cucina ad induzione della De-Dietrich: ottima casa produttrice di alta gamma. Costa un di più ma garantisce sicurezza nell’utilizzo.
    Ho integrato anche con un elemento a Gas.
    E’ vero che in Italia l’energia elettrica è più cara rispetto al metano, ma cucinando ad induzione l’energia è consumata con un rendimento del 90%.
    Avete idea di quanto gas si brucia inutilmente per portare ad ebollizione l’acqua per una pasta?
    Appena l’avrò provata vi aggiornerò!

  • Paolo da Ferrara ha detto:

    Bentrovati,
    cercavo informazioni per la cucina ad induzione ed ho trovato questa discussione, come in tutte le cose ci sono i pro ed i contro ma soprattutto quelli che parlano senza conoscere l’argomento, vorrei dire la mia… per quello che so, non per sentito dire.
    Prima di tutto non si può controntare il pane con il vino, nel senso che due fonti energetiche fisicamente diverse si possono confrontare solo all’atto pratico, nessuno riuscirà mai a fare un confronto veritiero dell’uso di un fornello a gas ed una piastra ad induzione per l’evidente diversa tipologia di utilizzo, ma anche a logica non ci DOVREBBE voler molto a capire che la cucina ad induzione con un rendimento del 90% da la paga al gas anche se costasse la metà, cosa di cui dubito dato che il costo principale sulla bolletta del gas è la parte di tassazione…
    Stò valutando la ristrutturazione di una casetta e tra pannelli fotovoltaici, solari termici e pompe di calore (magari con geosonde) sono orientato ad eliminare completamente l’allacciamento al metano, riscaldamento con pompe di calore e caldaia a biomassa (ma più probabilmente camino caldaia) quindi la cucina ad induzione è d’obbligo.
    Per chi si chiede se vale la pena avere due forniture da 3kW in una stessa abitazione anzichè di una da 6kW… dico: CHIEDETE A CHI CI LAVORA CON LA CORRENTE (io ad esempio) è assolutamente un’eresia, probabilmente vi basta una fornitura unica da 4,5 kW, naturalmente l’impianto va dimensionato per la potenza richiesta ma soprattutto la cucina non va collegata con una spina sull’impianto prese, serve una linea dedicata con un interruttore di protezione su misura, 6kW corrispondono a 32A, le normali linee prese sono dimensionate per 16A (come lo sono le linee di collegamento), per evitare di superare la potenza disponibile ci sono molti sistemi automatici se non siete in grado di darvi una regola pratica, tipo evitare di usare la lavatrice o stirare mentre si cucina.
    Un’ultima considerazone a chi ha o installerà un impianto fotovoltaico, nell’utilizzo la potenza della fornitura e quella del fotovoltaico si sommano, se ad esempio avete una fornitura da 3kW e in una bella giornata di sole l’impianto FV vi produce diciamo 2kW, avete disponibili 5kW, naturalmente se non si annuvola.

  • Andrea ha detto:

    Ciao a tutti,
    interessante discussione ma poco chiara…
    Io sono un neo possessore di fornello a induzione della ariston (http://www.hotpoint-ariston.it/ha/productsheet.do?productId=52922IT)
    Questo fornello si auto regola, nn è possibile mettere al massimo tutte le piastre, una piastra alla massima intensità (diciamo per far la frittura o far bollire l’acqua in 2/3 minuti) assorbe 2000 W (nel caso della frittura va mantenuta la massima potenza ma per la pasta si abbassa una volta arrivati all’ebolizione). Non mi sarò spiegato bene comunque io sono molto soddisfatto del mio acquisto!!!

  • Paolo da Ferrara ha detto:

    Alleluja… grazie Andrea, uno che parla per quello che sa, comunque anch’io nella mia ricerca ho trovato che la maggior parte delle piastre per il mercato italiano hanno l’autolimitazione a 3kW, è un bene per non fare intervenire il limitatore dell’enel ma però limita anche l’utilizzo della piastra, se usi i 4 fornelli devi distribuire la potenza sulle 4 pentole e sei costretto a usarne meno… in poche parole non fai 2 fritture contemporaneamente, ma l’importante e conoscere i limiti, il progetto per la mia casetta si allontana un po’ ma cercherò qualcosa con la possibilità di variare l’autolimitazione (io avrò disponibili da 4.5 a 9 kW…)

  • marco ha detto:

    salve a tutti , io abito a Brescia e qui le piastre ad induzione sono abbastanza diffuse e le vende direttamente l’azienda elettrica ai propri clienti a poco meno di 500 euro, vi garantisco che l’induzione è veramente eccezionale , comoda e sicura (noi in casa non abbiamo il gas ma il teleriscaldamento)nessun problema nemmeno per le pentole , si trova di tutto anche all’IKEA

  • ENZO ha detto:

    Sono Enzo e abito in Polonia da circa 1 anno ho questa piastra ad induzione, e sono molto contento,prima avevo una piastra sempre di ceramica nera pero’ elettrica(x circa 10 anni)poi essendosi bruciate 2 delle 4 postazioni,ed essendo la riparazione costosa ho deciso di cambiarla sempre x un’altra piastra di ceramica, e su consiglio di diversi rivenditori ho deciso d’acquistarne una del tipo ad induzione.
    Devo dire che sono rimasto molto molto contento della di aver seguito i consigli datimi, il tempo x cucinare e riscaldare i cibi si e’ piu’ che dimezzato rispetto alla piastra elettrica che avevo, per esempio la mattina quando scaldiamo il latte (circa mezzo litro) con la piastra elettrica x essere pronto occorrevano 6 minuti mentre adesso quando sono 2 minuti e’ alla stessa temperatura che era prima con l’altra.
    Oltre ai vantaggi sopradescritti gia’ da qualcuno pensate al rischio d’avere in casa il gas ( con pericoli di fughe, esplosione e la pulizia? intorno ai fornelli del gas sempre tutto e’ appiccicoso e sporco, mentre queste piastre, con un panno umido o una spugnetta sono sempre lucido e risplendenti.
    Io darei **** stelle
    Cordiali saluti a tutti.
    Enzo

  • stefano ha detto:

    oltre ai tanti aspetti affrontatati,mi sembra che il confronto tra costi di utilizzo tra gas e induzione,sia obbligatorio.
    stefano

  • federica ha detto:

    devo acquistare un piano a induzione e sostituire vecchio fornello a gas perchè cambio casa e quella nuova non ha il metano.
    un venditore di piastre a induzione mi ha detto che il incassato nel top della cucina, sopra al forno non funziona per cui non si puà mettere. a qualcuno risulta questa cosa? qualcuno di voi ha il piano a induzione sopra al forno elettrico?
    grazie e saluti a tutti

  • Alberto ha detto:

    Salve a tutti, ho l’induzione a casa (smeg) e ho avuto problemi riguardo il reperimento del pannello isolante. le marche a cui mi sono rivolto non lo usano (smeg, aeg, miele) e non lo prevedono proprio nonostante sia scritto nelle istruzioni. ho letto che è importante sia per le radiazioni sia se si hanno posate nel cassetto sotto il piano. Il mio piano cottura è icassato nel top e sotto ho i cassetti. il mobiliere dice che non serve il pannello e non lo mette mai nessuno!!! Potete chiarirmi la faccenda? chi di voi ha l’induzione ha anche il pannello isolante??

  • Claudio ha detto:

    per federica
    puoi tranquillamente avere il forno sotto l’induzione, come ho io, però devi montarlo più basso e lasciare circa 5 cm per l’aerazione

  • picwiz ha detto:

    Salve,
    alcune precisazioni dirette anche all’Autore del pezzo:
    – Sono generati campi magnetici e non elettromagnetici (o almeno questi ultimi sono di livello molto molto debole).
    – I campi magnetici alternati inducono correnti in tutti i conduttori: la prova della calamita non serve!
    – Per quest’ultimo motivo, più che preoccuparsi della forchetta e delle correnti indotte, attenzione ad avvicinarvi con anelli, piercing, orologi o altri conduttori.
    Saluti.

  • Elena - casainnovativa ha detto:

    Al sig. Picwiz, volevo dire che sono proprietaria di un piano ad induzione, tra l’altro il migliore di una nota marca tedesca di alta gamma. A pagina 98 delle istruzioni d’uso c’è scritto: “per sapere se i recipienti sono o meno adeguati, tentare di attrarli con una calamita. Il fabbricante è solito indicare i recipienti adatti all’induzione.” posso inoltre aggiungere dalla mia personale esperienza che normali pentole non funzionano, e finora in quelle che ho acquistai per induzione- tra l’altro sono sempre più diffuse- la prova della calamita ha funzionato. Nello stesso manuale, a pagina 94 è scritto: “non collocare oggetti metallici sulla piastra ad induzione, pericolo di ustioni! Non lasciare sul piano di cottura coltelli, forchette, cucchiai o altri oggetti metallici che potrebbero rapidamente riacaldarsi.”. Le forchette sono quindi indicate espressamente anche dal fornitore come conduttrici. Per altri possibili ‘pericoli’ per ora non ho trovato ulteriori ricerche in merito se non, sempre da parte del produttore, la raccomandazione ai portatori di pacemaker di tenersi lontano dal piano a induzione. Detto questo, io mi trovo bene con questo piano, il quale ha, inoltre, la possibilità di limitare la potenza totale di ben 18 livelli. Noi abbiamo optato per per i 2kw.

  • Luigi ha detto:

    Grazie per gli utili consigli soprattutto riguardo alle pentole utilizzabili

  • Emynem ha detto:

    Salve,

    ho intenzione di comprare una cucina ad induzione, secondo voi è impensabile averla con un normale contratto (3Kw)??? Ad esempio se utilizzo un fornello da 2 kw, ho la luce della cucina, frigo e tv accesi riesco a cucinare?

    Sono interessato anche al discorso dell’isolamento e del materiale da utilizzare per fissarla alla cucina.

    grazie

  • Elisa ha detto:

    Buongiorno,
    Io sto usando l’induzione e non mi posso lamentare ,l’unico mio inconveniente e’ di non riuscire a trovare delle pentole adatte per cucinare la carne tipo braciole,scaloppine perche’ anche tenendo basso e sotto controllo l’alimento tendono ad attaccarsi.
    Qualcuno gentilmente ha dei consigli?
    Grazie

  • raffi ha detto:

    Anch’io sono di Brescia ed è vero, le cucine a induzione stanno diventando praticamente lo standard… Mi permetto di dare un suggerimento sulle pentole: dato quello che costa un buon piano a induzione è meglio fare attenzione anche alla qualità delle pentole che possono rischiare di rigarlo/rovinarlo.
    In giro ce ne sono veramente di ottime, io ho appena provato le Kit-Zen e ne sono rimasta davvero soddisfatta: funzionano benissimo ed in più sono pratiche e maneggevoli!

  • andrea ha detto:

    Ciao il piano cottura a induzione è fantastico a noi non è mai saltato il contatore e lo usiamo da 3 mesi.
    Mi sono meravigliato di questo. tutti ci avevano sconsigliata ma ci troviamo veramente da DIO
    ciao
    P.S. stiamo cercando una buona caffettiera da 2 tazzine, avete una marca da consigliarci?
    by

  • roberta ha detto:

    SALVE,ABITO IN SARDEGNA,MI STANNO PER MONTARE L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 3 KW…POSSO MONTARE UN PIANO AD INDUZIONE?GRAZIE!!!!

  • Sergio ha detto:

    Trovo molto interessante questa discussione, tra l’altro integrata da esperienze personali dirette in “campo”.
    In pratica mi pare di avere individuato i seguenti poro\contro che vorrei condividere:

    PRO

    – Eliminazione dei costi fissi per la fornitura del GAS (vale per chi non lo usa anche per il riscaldamento)
    – Cottura rapida degli alimenti
    – Facilità di pulizia del piano rispetto ai normali fornelli
    – Migliore estetica della cucina
    – …..

    CONTRO

    – Costo iniziale elevato
    – Necessità di utilizzare pentolame e caffettiera adatti
    – Necessità di adeguare l’impianto elettrico di casa (linea elettrica e interruttori dedicati)
    – aumento dei consumi elettrici
    – protezione da inserire sotto il piano a induzione
    – fare attenzione agli oggetti metallici durante la cottura:forchette, anelli, orologi, bracciali etc..
    – Pericolosità dei campi elettromatici del piano a induzione (??)
    – ……

    Ecco, avrò sicuramente dimentiato qualcosa, ma ancora non riesco a trovare un vantaggio reale tale da convincermi ad acquistare un piano cottura a induzione piuttosto che mantenere quello a GAS metano.
    Siccome dovrei decidere, mi date qualche suggerimento, almeno voi che lo avete utilizzato? Grazie

  • Ivan ha detto:

    Cari amici,
    trovo le vostre discussioni molto interessanti e avrei anche io una domanda visto che ho quasi concluso la ristrutturazione di casa con la quale ho rivoluzionato la “struttura energetica” (impianto fotovoltaico, termico solare, pompa di calore, caldo e freddo con split e fancoil, abolizione del gas metano etc.). La domanda è la seguente: premesso che abbiamo già la cucina recentemente acquistata che non cambieremo ma sostituiremo il piano a gas con uno a induzione, il problema è che attualmente sotto il piano a gas abbiamo la lavastoviglie. Potrà continuare ad esserci la lavastoviglie ma sotto un piano a iduzione senza che comporti alcun problema? (vapore + corrente che succede?)
    Grazie

  • Marco ha detto:

    io sto per comprare una casa in classe energetica “A” quindi con pannelli fotovoltaici ecc ecc ed è stato proprio il costruttore a consigliarci di mettere le piastre ad induzione per evitare all’allacciamento per il gas e quindi avere un grosso risparmio!!!quando incomincerò ad usarle vi farò sapere come ci troviamo!!!

  • Mr Osvald del Chantilly ha detto:

    Un normale contratto da 3k casalingo da seri problemi nell’accensione, se poi la moglie passa l’aspirapolvere addio….
    I campi magnetici prodotti sono elevati, altro che medi, basta un misuratore microtesla per rendersene conto, poi che non facciano o facciano male questo lo sapremo fra 100 anni se va bene.
    Se qualcosa esce dalla pentola nella bollitura cola fino in sala perché non hanno bordure di nessun tipo.
    il vetro si graffia facilmente, specie sui modelli non di fascia top rovinando ben presto l’estetica delle nostre belle e figherrime piastre.
    Non si può cucinare in una terrina e gia per questo, da cuoco, le eviterei a priori…difatti vi sfido a trovarne in un ristorante serio.

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