Attualità

Scuole italiane: 51% a rischio sismico o idrogeologico

Di 17 Novembre 2014 No Comments

Legambiente denuncia che le scuole italiane sono vecchie, senza agibilità, esposte a rischi sismici e idrogeologici o con carenze igieniche e sanitarie.

ristrutturazione scuoleI casi di emergenza, in cui è urgente di intervenire, sono almeno in 3 strutture su 10. Un quadro impietoso è quello che emerge dal rapporto di Legambiente ‘Ecosistema scuola’, l’indagine sullo stato dell’edilizia scolastica italiana, delle strutture e dei servizi. La città con le scuole migliori risulta Trento, seguita da Pordenone e Forlì. Sassari è invece l’ultima in classifica.

Il report di Legambiente ha analizzato le scuole dell’infanzia, elementari e medie in 94 città.

Ecco i dati più significativi (e preoccupanti):
manutenzione urgente: il 32,5% di queste scuole richiede interventi urgenti
rischio sismico: il 41,2% si trova in aree a rischio sismico ma solo il 22,2% degli edifici scolastici ha effettuato la verifica di vulnerabilità.
rischio idrogeologico: il 9,8% degli edifici scolastici si trova in aree esposte a rischio idrogeologico, e visto sempre più frequenti piogge torrenziali e bombe d’acqua non c’è da stare tranquilli.
rischio vulcanico: l’8,4% è esposto a questo particolare rischio dato dalla vicinanza di vulcani attivi.

Legambiente definisce “poco rassicurante” il fatto che “il 58% delle scuole sia stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974“. Le scuole più nuove, costruite tra il 2001 e il 2013, sono solo il 3,3%. Solo il 53,1% delle scuole hanno il certificato di agibilità, il 30,9% gli edifici scolastici ha il certificato di prevenzione incendi, il 58,1% ha il certificato di agibilità igienico-sanitaria.

Buoni i dati sugli impianti elettrici a norma (83,9%) e quelli relativi alle porte antipanico (al 96,8%). Le scuole costruite secondo la bioedilizia sono una minoranza assoluta, il 0,6%, e solo il 7,8% è stato costruito con criteri antisismici. Legambiente afferma che bisogna “ripartire dalle opere davvero utili: più di 41 mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza”.

Qualche buona notizia arriva dalla raccolta differenziata e dal fatto che il 13,6% degli edifici scolastici utilizza energie rinnovabili. Tra gli edifici che utilizzano rinnovabili, la maggior parte presenta pannelli fotovoltaici (78,1%), seguono gli impianti solari termici (25,9%),infine pochi impianti a geotermia e/o pompe di calore (3,3%), a biomassa (0,5%) e a biogas (0,1%). Cresce comunque la copertura dei consumi da fonti rinnovabili, con il 42,3%.

Ecco i comuni virtuosi
Bolzano e Reggio Emilia sono tra i primi dieci Comuni che investono di più sia in manutenzione straordinaria sia in quella ordinaria. Prato si distingue per l’installazione di impianti di energia rinnovabili, coprendo, negli edifici dove sono presenti impianti, il 100% dei consumi. Bolzano, Cuneo, Frosinone, L’Aquila e Pisa si caratterizzano invece per la somministrazione di pasti 100% bio. Sul fronte dei servizi, Frosinone, Imperia, Macerata, Olbia e Siena garantiscono il servizio di scuolabus a tutte le scuole; Bolzano e Treviso sono quelle con la maggior percentuale di edifici e alunni coinvolti nel servizio di pedibus.

I commenti all’indagine sulle scuole a rischio

Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente afferma che “la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica delle scuole deve essere uno degli obiettivi prioritari del Paese. Proponiamo di vincolare i prossimi finanziamenti a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50%”.

Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione di Palazzo Chigi per l’edilizia scolastica, controbatte ricordando che: “nel 2014 sono stati cantierati 633 interventi per la messa in sicurezza delle scuole (progetto #scuolesicure), di cui oltre 300 già conclusi. Vi sono in progetto oltre 400 cantieri del progetto #scuolenuove e i due decreti ministeriali per interventi antisismici, oltre ai prossimi provvedimenti su efficienza energetica e mutui a carico dello Stato (oltre 800 milioni).”

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

Lascia un Commento