Normative

Seggiolini antiabbandono bambini obbligatori

Di 8 Novembre 2019 No Comments

Da ieri 7 novembre è in vigore l’obbligo di montare sulle auto i dispositivi didispositivi antiabbandono allarme per i seggiolini, i cosiddetti sistemi antiabbandono per chi trasporta bambini al di sotto dei 4 anni per evitare tragedie (soprattutto d’estate causa surriscaldamento dell’auto che trasforma il veicolo in una potenziale trappola mortale).

Inoltre, per agevolare l’acquisto dei dispositivi, nel DL fisco è stato istituito un fondo per un incentivo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato, ma manca ancora il decreto del ministero dei Trasporti che indica le modalità per usufruire del bonus.

Le multe per chi non ha il dispositivo antiabbandono

Chi non si doterà di questi dispositivi incorrerà nelle violazioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada, con sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha postato un video su Facebook in cui da un lato invita le famiglie a «conservare le ricevute di acquisto» per accedere alle agevolazioni in via di definizione e dall’altro annuncia la disponibilità del governo e della maggioranza a «posticipare l’applicazione delle sanzioni».

Chi ha già acquistato un dispositivo anti abbandono

Per essere considerati omologati, i nuovi seggiolini devono attivarsi automaticamente, dare un segnale di conferma di attivazione e in caso di abbandono inviare segnali visivi, acustici o di vibrazione percepibili all’interno e all’esterno del veicolo.

Ma se hai già acquistato un dispositivo? In commercio ad esempio si trovano dispositivi antiabbandono economici, a partire da 30 euro, che sono dei piccoli cuscini dotati di un sensore di peso da inserire nei vecchi seggiolini, ma hanno un limite: potrebbero alterarne l’omologazione e la loro sicurezza.

L'agevolazione di 30€ per i dispositivi antiabbandono

L’agevolazione è presente nel Decreto Fiscale 2020 e stabilisce un contributo di 30 euro per ogni sistema di allarme in un fondo di circa 15 milioni di euro per il biennio 2019-2020, ma solo fino ad esaurimento. I bambini interessati all’obbligo sono 1,8 milioni, quindi non sarà sufficiente per tutti i bimbi. Inoltre non sono ancora note le procedure per accedere all’incentivo (sul sito del Ministero si legge che si conosceranno «nei prossimi giorni»). Il problema è che molte famiglie non potranno accedervi dato che i bambini interessati dall’obbligo sono molti più delle risorse a disposizione. I genitori che si sono trovati inoltre a fronteggiare un aumento dei prezzi e l’assenza di scorte adeguate. Secondo diverse segnalazioni i prezzi dei seggiolini e dei cuscini anti-abbandono sarebbero aumentati sensibilmente allo scattare dell’obbligo. Ad esempio uno dei congegni universali che fino a mercoledì sera sul web era venduto a 59 euro, ora ha un prezzo di 80. Per fortuna alcuni comparatori di prezzi ti mostrano l’andamento dei prezzi nei mesi, per valutare se il prezzo è adeguato o è stato esageratamente aumentato dopo la Legge. Inoltre in molti negozi e siti al momento i dispositivi antiabbandono sono esauriti.

Come scegliere i dispositivi antiabbandono a norma

Riguardo ai sistemi antiabbandono alcune indicazioni contenute nel decreto attuativo sono passibili di interpretazione e da chiarire, inoltre, ad oggi non esiste un catalogo «ufficiale» di prodotti omologati.
Per omologati, quindi, sono da intendere quelli che corrispondono alle caratteristiche tecniche indicate dal ministero e praticamente conformate, come prevede la Legge, solo dal fabbricante.

In attesa di ulteriori specifiche, al momento pare che siano adatti prodotti sul mercato di entrambe le tipologie, sia che si tratti di sistemi integrati nel seggiolino, sia indipendenti, purché rispondenti appunto alle caratteristiche indicate dal ministero di «attivarsi automaticamente ed essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo e potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate».

L’associazione Altroconsumo chiede se a rigore di Legge siano a norma i «prodotti che richiedano l’attivazione Bluetooth sullo smartphone (spesso disattivata), così come i prodotti senza sensore di peso che per rilevare il bambino devono essere attivati dal conducente». Sempre secondo Altroconsumo, poiché la norma richiede che i prodotti indipendenti, cioè quelli non integrati nel seggiolino, «non devono alterare le caratteristiche omologative, stando a questo concetto, nessun prodotto ‘indipendente’ potrebbe essere utilizzato sui prodotti omologati secondo la ECE R44, ma anche per i prodotti omologati secondo la norma ECE R129 o Isize sono in realtà ‘modificati’ in termini di misure qualora si utilizzasse un sistema con cuscinetto». Per adesso, quindi, regna tanta confusione, attendiamo che il Governo spieghi meglio sia le caratteristiche che devono avere i prodotti omologati, sia le modalità per accedere al bonus di 30€. Si presume, infatti, tramite un emendamento, che vi saranno 120 giorni per potersi adeguare a questa norma al momento ancora troppo poco chiara.

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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