“L’Europa dovrà confermare il ruolo di guida nella lotta ai cambiamenti climatici su scala globale” afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nell’incontro tra i ministri dell’Ambiente europei in corso a Milano in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo.
Tra gli impegni, quello di “esprimere il pieno sostegno dell’Unione Europea e dei suoi Stati Membri all’iniziativa promossa dalla Banca Mondiale al fine di ‘mettere un prezzo al carbonio’“, favorire la transizione verso “un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio” e impegnarsi per la “definizione di un nuovo accordo sul clima da adottare entro il 2015”.
E sullo stesso tema le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e WWF si sono rivolte alla Presidenza italiana dell’UE e proprio al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per ricordare l’importanza di discutere e approvare, il prossimo ottobre, un Pacchetto Clima ed Energia per il 2030 ambizioso ed efficace.
“I Ministri – chiedono le tre associazioni ambientaliste – dovranno agire sulla riduzione drastica delle emissioni di gas serra in modo da fermare l’innalzamento della temperatura globale e contenerlo entro i 2°C.”
Greenpeace, Legambiente e WWF sottolineano che è necessario un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% al 2030 con obiettivi di crescita sia di sviluppo delle rinnovabili (45%) sia dell’efficienza energetica (40%).
“Il cambiamento climatico è la minaccia più grave che l’umanità si trova ad affrontare, ma è anche un’occasione per cambiare in meglio il sistema energetico, industriale e dei trasporti. Se l’Italia vuole aiutare a far uscire l’Unione Europea dalle secche della crisi, e contribuire affinché si doti di una strategia economica forte, non può non cogliere l’occasione del Pacchetto Clima ed Energia, il dossier più importante che la Presidenza italiana si troverà ad affrontare.” Concludono le tre associazioni ambientaliste italiane.
Il ministro Galletti nelle sue dichiarazioni comunque sembra avere a cuore il problema, affermando il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.
“Le ultime elezioni europee – ha detto Galletti – ci hanno dato un messaggio molto chiaro: i cittadini chiedono all’Europa un cambio di passo. O riusciamo a imprimere da subito una direzione chiara e concreta alle politiche comunitarie in materia di clima, e più in generale nelle politiche ambientali oppure rischiamo il definitivo scollamento dei cittadini dalle istituzioni europee”.
