La Cina, uno tra i paesi più inquinati al mondo, avrà uno speciale “tribunale dell’ambiente” che si dedicherà esclusivamente dell’inquinamento. L’annuncio è della Corte Suprema cinese.
“I tribunali vorrebbero occuparsi di questi problemi ma spesso non ne hanno il coraggio a causa di alcune interferenze” ha affermato in una conferenza stampa Zheng Xuelin, il magistrato che presiederà il nuovo “tribunale dell’ambiente”. Spesso i governi locali e le aziende hanno come priorità la crescita economica, questo però ha portato a livelli di inquinamento preoccupanti.
Questa nuova istituzione avrà anche le sue articolazioni locali. Il portavoce della Corte Suprema Sun Jungong ha spiegato che i tribunali dell’ambiente si occuperanno dei casi che riguardano l’inquinamento non solo dell’aria, ma anche dei corsi d’acqua e del suolo. Si occuperanno inoltre della protezione delle risorse naturali come le foreste e i fiumi.
Zheng ha riferito che tra il 2011 e il 2013 i tribunali cinesi hanno esaminato circa 30mila cause legate a problemi dell’ambiente.
Secondo recenti studi i due terzi del suolo cinese e’ inquinato, e il 60% delle falde acquifere sono contaminate e non potabili, inoltre l’incredibile smog dei centri urbani tra cui la capitale, Pechino, è diventato famoso: la città è perennemente avvolta da una pesante coltre di nebbia inquinata, e questo problema ambientale sta frenando anche il flusso di turisti.
Si tratta della prima importante misura di difesa dell’ambiente annunciata dalla Cina dopo che, nel marzo scorso, il premier Li Keqiang aveva “dichiarato guerra” all’inquinamento.
