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Dissesto idrogeologico: 2,3 miliardi di fondi, 100 per alluvione Genova

Di 13 Ottobre 2014 No Comments

L’alluvione di Genova e le bombe d’acqua di queste in ore stanno di nuovo ripresentando il problema del forte rischio idrogeologico. Lo Sblocca Italia conterrà delle misure per accelerare gli interventi.

alluvione_genovaDissesto idrogeologico: 2,3 miliardi di fondi, 100 per Genova

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, parlando del problema del ‘dissesto idrogeologico’ ha annunciato: “Per il sistema idrogeologico abbiamo 2,3 miliardi fermi che non siamo riusciti a spendere e rischiamo di perdere perché in parte sono fondi europei. Dobbiamo spendere questi soldi“. Nel famoso decreto Sblocca Italia c’è un capitolo dedicato allo sblocco proprio di importanti risorse per l’emergenza dissesto idrogeologico.
Tra gli interventi, ci sono anche quelli sui fiumi che scorrono in aree metropolitane come Genova, già colpite da alluvioni ed esondazioni, che prevedono finanziamenti per 100 milioni di euro.

In arrivo 100 milioni per l’alluvione di Genova

In un emendamento del governo Renzi che fa riferimento al Fondo emergenze nazionali, sono per ora previsti “solo” 50 milioni di euro per l’alluvione di Genova. Ma nel decreto legge Sblocca Italia, attualmente all’esame della Commissione Ambiente della Camera, potrebbero essere inserite nuove risorse di altri 50 milioni di euro da destinare a Genova. I soldi confluirebbero nel Fondo nazionale emergenze della Protezione Civile.
Il problema è che la conta dei danni è superiore ai fondi che verranno erogati dal Governo. “Venerdì proclameremo lo stato d’emergenza, si supereranno i 300 milioni di danni pubblici – ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. “Le risorse le metteremo noi e il Governo, più o meno in ragione del 50% ciascuno – ha precisato Burlando – Non ho ancora la cifra, ma non ce la caviamo con meno di 60 milioni, tra famiglie e imprese”.

In Italia 5,8 milioni a rischio dissesto idrogeologico

Un recente rapporto del Corpo forestale dello Stato ha fatto un ritratto impietoso dell’Italia: oltre 6.600 i comuni italiani – l’82 per cento del totale – si trovano in aree ad elevato rischio idrogeologico, e occupano il 10 per cento della superficie della penisola.
5,8 milioni di italiani vivono in una situazione di potenziale pericolo per il dissesto idrogeologico, e lo Sblocca Italia prevede un’accelerazione degli interventi che contrastano questa situazione che in questi giorni sta manifestando tutta la sua gravità.

Soldi a fondo perduto a famiglie e aziende colpiti dall’alluvione

Famiglie e aziende alluvionate avranno risorse a fondo perduto, nazionali e regionali, a disposizione (simili a quelle erogate per il terremoto in Emilia) appena viene riconosciuto il danno e non dopo aver dimostrato un investimento per riparare i danni subiti.

Lo hanno annunciato il presidente della Regione Claudio Burlando e il coordinatore di #Italiasicura di Palazzo Chigi Erasmo D’Angelis. “Non aspetteremo i tempi lunghi delle procedure di protezione civile e seguendo il modello del terremoto Emilia, c’è un impegno del governo a inserire delle norme nella Legge di Stabilità perché si metta a disposizione una somma per le famiglie e le aziende colpite. Come Regione abbiamo messo a punto meccanismi nuovi, anche grazie a delle novità legislative europee, che consentono di dare i soldi in mano a chi ne ha bisogno, una volta riconosciuto il danno. Questa è la cosa più importante”, ha detto Burlando. E D’Angelis ha aggiunto: “Oggi è possibile concorrere a rifondere il danno che ha subito un’azienda. Sia prima che ora sono soldi a fondo perduto, ma prima erano a fronte di un investimento, oggi a fronte del riconoscimento di un danno, quindi con procedure molto più rapide”.

La Procura indaga per disastro colposo a Genova.

La procura di Genova sta indagando per disastro colposo dopo l’apertura del fascicolo per omicidio colposo a seguito della morte di una persona durante l’alluvione a Genova. Nel mirino le opere fatte e soprattutto quelle non realizzate in ambito idraulico, la manutenzione degli alvei e la catena di attività degli organi amministrativi, dalla mancata allerta alla gestione d’emergenza, al piano di protezione civile del Comune. Le attenzioni degli investigatori si concentrano sugli ultimi tre anni, dall’alluvione del 2011.

“Sto preparando la lettera per l’Avvocatura dello Stato e la procura per chiedere il permesso a sbloccare l’appalto, ora fermo per un ricorso al Tar – ha detto Burlando – i milioni già stanziati, più un centinaio di milioni messi a disposizione oggi serviranno per la messa in sicurezza definitiva del Bisagno e del Chiaravagna”.

“Mai più casi Bisagno”: lo ha detto il coordinatore di #Italiasicura, Erasmo D’Angelis che ha commentato: “Guerre e guerriglie non provocheranno più ritardi come a Genova. Partiranno i lavori di rifacimento della copertura del Bisagno e quelli sul Chiaravagna, poi quelli per lo scolmatore del Fereggiano. Non facciamo più i notai dei disastri, ma attiviamo fondi straordinari. Curiamo la malattia delle opere bloccate qui e altrove”.

Massimo 8 mesi per un contenzioso idrogeologico

“Nei prossimi giorni, alla fine dell’approvazione dello ‘Sblocca Italia’, io potrò dire che un processo amministrativo su un contenzioso idrogeologico non può durare più di otto mesi tra primo e secondo grado”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. “Interverremo molto sui tempi del processo civile, restringendo i tempi di durata in caso di contenzioso proprio sul dissesto idrogeologico”. “E’ inaccettabile che ci siano risorse, 2 miliardi e 300 milioni, che noi non riusciamo a spendere per motivi burocratici”. Ma per Galletti, “tutto questo non basta. Il problema del dissesto idrogeologico non si risolve in un periodo breve. Ci sono troppi ritardi e il problema è molto complesso. Bisogna semplificare da una parte, mettere nuove risorse e avere anche una cultura ambientale di rispetto dell’ambiente”.

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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