Attualità

Energie rinnovabili per portare l’elettricità nel terzo mondo

Di 7 Agosto 2014 No Comments

Un articolo su The Guardian firmato da Frederika Whitehead spiega come l’energia solare, eolica o idroelettrica attraverso mini-reti potrebbe portare l’elettricità a villaggi dell’Africa o Asia finora isolati per i quali l’elettrificazione sembra una missione impossibile.villaggio.Mauritania

Nei paesi in cui l’infrastruttura energetica è sotto-sviluppata solo alcune città sono adeguatamente elettrificate: estendere la rete spesso non è finanziariamente sostenibile, e certamente non potrà accadere nel breve-medio termine. E così 1,4 miliardi di persone attualmente vivono senza elettricità. Nell’Africa sub-sahariana, solo l’8% della popolazione nelle aree rurali ha accesso alla rete elettrica, ma mini-reti di energie rinnovabili con generazione, trasmissione e distribuzione dell’energia tutte sul luogo potrebbe cambiare tutto questo.

Il costo dell’energia solare nell’Africa rurale, in parti dell’India e di altri paesi in Asia è sceso drasticamente negli ultimi anni: la creazione di mini-grid alimentati da energie rinnovabili è diventato il modo più economico per fornire energia elettrica.

L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena, acronimo di International Renewable Energy Agency) ha recentemente erogato un prestito di 5 milioni di dollari a basso costo al governo della Mauritania, dove solo l’1% delle comunità rurali sono elettrificate. Il prestito contribuirà a pagare una rete elettrica che alimenterà quattro villaggi di pescatori disseminati lungo la costa settentrionale della Mauritania. Gli abitanti di Bellewakh, Lemcid, Loubeir e Lemhaijratt attualmente si illuminano con candele, lampade a cherosene e batterie per auto e utilizzano bombole costose e pericolose di gas butano per alimentare i frigoriferi. Il loro nuovo mini-grid sarà composto da 18 turbine eoliche da 15kW e fornirà energia elettrica per le famiglie, scuole, strutture sanitarie, edifici civili, un impianto di desalinizzazione per produrre acqua potabile e un impianto per il ghiaccio.

Frank Wouters, direttore di Irena, afferma che c’è grande richiesta per progetti come questo. L’organizzazione mette a disposizione 50 milioni di dollari l’anno per prestiti a basso costo ma solo l’anno scorso ha ricevuto richieste per progetti per un totale di 1 miliardo di dollari: è stata in grado di finanziare solo sei progetti, ha dovuto rinunciare ad altri 80.

Dove esistono già mini-reti alimentate a gasolio, Wouters spiega che è ormai un gioco da ragazzi per loro passare alle energie rinnovabili: “Dove stanno usando diesel per generare elettricità, qualsiasi fonte di energia rinnovabile è al momento più conveniente. “

L’energia idroelettrica è di gran lunga la fonte più economica – dove è disponibile – seguita dall’energia eolica, e quindi dai pannelli solari. Un rapporto di “Alliance for Rural Electrification” ha scoperto che le città rurali potrebbero risparmiare fino al 60% delle loro bollette se passassero dal diesel all’energia idroelettrica o il 16% se passassero a quella solare.

“Il rapporto costi-benefici delle energie rinnovabili ha davvero cambiato il mercato. Prima – spiega Wouters – la gente pensava “solare è bello per comunità che sono fuori della rete, ma è costoso”, ma ora non è più vero. E’ a buon mercato, inoltre è possibile una manutenzione affidabile, pulita e a basso costo.».

Allora, perché non stanno spuntando ovunque mini-reti alimentate da energie rinnovabili?

Wouters dice che la prima sfida è rendere le persone consapevoli del calo dei prezzi. La seconda è che non serve nessuna infrastruttura per cominciare.

La buona notizia è che le economie africane stanno crescendo. Delle dieci economie in più rapida crescita, sei sono in Africa. Inoltre c’è l’interesse da parte delle le banche di sviluppo in queste “mini-reti” elettriche alimentate a rinnovabili. Infine, con ogni nuova installazione, crescono sia le competenze che l’infrastruttura.

Come afferma Wouters, tutti i problemi che accompagnano qualsiasi sviluppo esistono ancora, però è incoraggiante che la soluzione sia sempre più conveniente e quindi un po’ più facile da raggiungere.

Fonte: The Guardian

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

Lascia un Commento