Consolidamento edifici in muratura

In questo post illustro le diverse tipologie di murature utilizzate nelle costruzioni, realizzate con le tecniche più antiche fino a quelle più moderne, e poi accenno ai metodi per rinforzare tali costruzioni, in particolare le fondazioni. Gli adeguamenti sismici li tratterò nel prossimo post.

Innanzitutto si possono distinguere le seguenti categorie di murature realizzate con:

1. Materiali lapidei

• con pietra naturale irregolare, a blocchi sfaldati con o senza zeppe

• con ciottoli, pietrame o frammenti di laterizio

• a conci squadrati, spesso con zeppe di laterizio

• con pietra naturale squadrata (ad esempio tufi, arenarie, calcare) di tessitura regolare con o senza ricorsi

• ad elementi nastriformi e pseudo-regolari parzialmente lavorati

• a conci paralleli ed orizzontali

• a corsi ondulati, con o senza zeppe

• calcestruzzo, con aggregati arrotondati o spezzati.

2. Materiali misti

• A corsi sub-orizzontali, con bozze o blocchi e zeppe

• A ricorsi con bozze e conci

• A cassetta

3. Materiali laterizi

• A mattoni pieni disposti per fascia o per testa

• Muratura moderna con elementi artificiali (blocchi semipieni in laterizio, blocchi di calcestruzzo, ecc.) legati con malta ad alte prestazioni, di tipo normale o armata.

Analisi dei dissesti

Le fessure che si manifestano sugli edifici in muratura e sulle strutture in genere, sono in genere dovute a cedimenti del terreno.

Tale causa è difficile da riconoscere per la complessità del sistema terreno-fondazione, per la difficoltà di ispezionare e rilevare la fondazione esistente, e per la possibilità di confondere i quadri fessurativi con quelli dovuti ad altre cause.

Queste incertezze portano a sovradimensionare gli interventi sulle fondazioni con conseguenti oneri economici ed è possibile che vengano eseguiti senza aver colto le reali cause del dissesto. Quindi è bene affrontare il problema nel modo corretto.

Il cedimento del terreno può essere:

• Immediato o a lungo termine

• Rigido o differenziale

E può essere dovuto a:

• Peso proprio della struttura

• Fenomeni di subsidenza

• Variazioni di falda

• Incremento dei carichi

• Vibrazioni

• Eventi sismici

Consolidamento delle fondazioni

La scelta dell’intervento può essere di tipo diretto o indiretto.

Gli interventi diretti comportano un rinforzo e un irrigidimento delle opere di fondazione dell’edificio che si può ottenere mediante:

• Sottomurazione, ben nota alle maestranze che la applicano, è una tecnica che se non è eseguita con le dovute attenzioni può creare alcuni inconvenienti in quanto si possono instaurare stati di tensione sul terreno non uniformi

• Allargamento della base fondale

• Sottofondazioni profonde mediante pali trivellati di grosso diametro oppure attraverso dei micropali trivellati di ridotto diametro (i più diffusi sono i “Radice” e i “Tubfix”).

Gli interventi indiretti invece non agiscono direttamente sulle fondazioni ma diminuiscono i cedimenti differenziali operando nell’intorno dell’opera fondale e li suddividiamo in:

• Miglioramento delle caratteristiche del suolo mediante iniezioni a base di cemento e bentonite oppure con resine espandenti

• Stabilizzazione profonda ottenuta legando il terreno con un getto di miscela acqua-cemento a profondità rilevanti con l’ausilio di una batteria di aste di perforazione

• Consolidamento del terreno con dreni verticali, usato in particolare nel caso di nuove costruzioni per accelerare il processo di consolidazione dei terreni saturi.