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Tutti i Bonus casa 2020: accredito detrazioni nel conto corrente

Di 2 Dicembre 2019 No Comments

Le detrazioni fiscali sulla casa verranno rinnovate anche il prossimo anno, anche il Bonus Verde che sembrava in un primo momento venisse eliminato.  La novità più importante dei Bonus Casa 2020 è il Bonus Facciate al 90%, ma è in via di discussione anche lo sconto immediato in fattura. Un’altra novità interessante è la possibilità di avere accreditate le detrazioni direttamente in Conto Corrente. In fase di discussione anche il bonus al 65% per rubinetterie che consentono un risparmio idrico.
Ecco tutti i Bonus sulla casa rinnovati il prossimo anno e le novità in discussione.

Bonus facciate al 90%

La novità più clamorosa delle detrazioni fiscali sui lavori in casa nel 2020 è il Bonus Facciate. Il disegno di legge di bilancio prevede una detrazione con aliquota elevatissima, del 90%, per i lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria delle facciate, senza alcun tetto di spesa. Come avevo ipotizzato in questo articolo, è ovvio che la detrazione prevista dal disegno di legge, senza alcun limite di spesa né vincolo di miglioramento energetico, avrebbe danneggiato le altre, come ad esempio l’Ecobonus, e necessitava di modifiche migliorative.

Sul nuovo Bonus sono arrivati tutta una serie di emendamenti. Il Movimento 5 Stelle ha proposto l’esclusione dei lavori di manutenzione ordinaria e l’introduzione di tetti di spesa. Altri emendamenti del centrodestra propongono che, contestualmente ai lavori sulle facciate, siano effettuati interventi di efficientamento energetico, come l’isolamento termo-acustico. Queste proposte sono tutte utili a indirizzare i lavori del Bonus Facciate verso un reale miglioramento dei consumi energetici, e non solo per incentivare l’abbellimento estetico degli edifici. Staremo a vedere come sarà la versione definitiva del più vantaggioso dei Bonus sulla Casa 2020.

Bonus 65% rubinetterie per risparmio idrico

Alcuni emendamenti propongono dei nuovi incentivi per il risparmio idrico. Se queste proposte dovessero essere accolte, vi sarebbe una nuova agevolazione con detrazione del 65% per l’acquisto e la posa in opera di rubinetteria sanitaria con portata in erogazione uguale o inferiore ai 6 litri al minuto, soffioni doccia e colonne doccia attrezzate con portata uguale o inferiore ai 9 litri al minuto, cassette di scarico e sanitari con volume medio di risciacquo uguale o inferiore ai 3,5 litri.

In pratica un incentivo a rottamare la vecchia rubinetteria sostituendola con quella che porta a un risparmio idrico, con un tetto di spesa incentivabile di 3mila euro.

Ecobonus 2020

Nessuna novità per la detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici che sarà prorogata per tutto il 2020. Anche il prossimo anno saranno incentivati con un bonus del 65% gli interventi di:Bonus casa 2020

  • riqualificazione energetica dell’edificio
  • i lavori sull’involucro edilizio
  • l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione in classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
  • la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
  • l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione degli impianti esistenti.

La detrazione al 50% è confermata per:

  • la sostituzione delle finestre comprensive di infissi
  • l’acquisto e posa in opera delle schermature solari
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione in classe A
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti a biomassa.

Confermato anche l’Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni di edifici condominiali. I lavori che interessano almeno il 25% dell’involucro otterranno la detrazione del 70%, che aumenta al 75% se con l’intervento di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva si consegue almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015. In questo caso, le agevolazioni avevano validità triennale, e scadono infatti il 31 dicembre 2021.

Resteranno invariati i tetti di spesa e le modalità di rimborso della detrazione Irpef, che avverrà in dieci rate annuali di pari importo.

Sismabonus lavori antisismici

Proseguono nel 2020 anche gli incentivi per gli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico (queste detrazioni fiscali scadranno il 31 dicembre 2021).

Il Sismabonus consiste in una detrazione fiscale “base” del 50%, nel limite di spesa di 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno, ripartita in cinque quote annuali di pari importo. Il bonus ha però lo scopo di migliorare la classe antisismica, in questo caso le percentuali della detrazione aumentano decisamente. Se dagli interventi antisismici deriva la diminuzione di una o due classi di rischio, la detrazione sale rispettivamente al 70% o 80% per le singole unità immobiliari e al 75% o 85% in condominio.

Sismabonus acquisto case antisismiche

Confermati anche gli incentivi per l’acquisto di case antisismiche: chi acquista una casa antisismica situata in una zona che, in base in base all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3519/2006 risulta classificata a rischio sismico 1, 2 o 3, può ottenere una detrazione fiscale pari al 75% o all’85% del prezzo di vendita. L’importo di spesa massimo su cui calcolare la detrazione è fissato a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.

Per ottenere la detrazione, l’immobile acquistato deve essere stato ricostruito interamente al posto di un edificio demolito. I lavori devono essere effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che procedono all’alienazione degli immobili entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori, è inoltre necessario misurare i risultati ottenuti in termini di adeguamento o miglioramento antisismico. Se l’intervento ha determinato il passaggio a una classe di rischio inferiore, la detrazione è pari al 75% del prezzo di vendita. Se avviene un passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione è pari all’85% del prezzo di vendita.

Cessione del credito e sconto in fattura

Se decidi di fare lavori di riqualificazione energetica o messa in sicurezza antisismica e richiedere i relativi Bonus, al posto della detrazione Irpef, puoi optare per la cessione del credito di imposta ai fornitori o ad altri soggetti privati. Per i contribuenti rientranti nella no-tax area (non pagano tasse per redditi troppo bassi), è inoltre consentita la cessione direttamente alle banche. In teoria anche nel 2020 dovrebbero essere confermate queste diverse tipologie di accedere ai bonus, studiate appunto per chi non potrebbe fare le detrazioni Irpef non avendo reddito sufficiente.

A cambiare, invece, potrebbe essere lo sconto immediato in fattura alternativo alla detrazione. Secondo le norme attualmente vigenti, introdotte dall’articolo 10 del Decreto Crescita, se fa lavori di miglioramento energetico e messa in sicurezza antisismica (lavori per ottenere Ecobonus e Sismabonus) puoi ricevere il Bonus, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul lavoro effettuato. L’impresa che ti ha praticato lo sconto recupera il relativo importo sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione o cedere ai propri fornitori. Il problema che abbiamo già sottolineato è che questo tipo di soluzione è fattibili sono da grossi gruppi, mentre il tessuto italiano dell’edilizia è formato da migliaia di piccole e piccolissime imprese che non riescono utilizzare questo metodo.

Il Governo ha annunciato modifiche al meccanismo dello sconto immediato in fattura, che dopo le proteste degli operatori del settore è stato anche giudicato pericoloso per la concorrenza dall’Antitrust.

Accredito sul Conto Corrente alternativo alla detrazione fiscale

Un’altra novità, studiata per dare spazio alle migliaia di piccole e medie imprese che non sono in grado di praticare lo sconto immediato in fattura, è contenuta in un emendamento al disegno di legge per la conversione del Decreto Fiscale. Esso prevede che al committente sia accreditata sul conto una somma di importo pari all’ammontare della detrazione spettante per gli interventi realizzati. Il credito verrebbe erogato dallo Stato, in dieci rate annuali, e servirebbe come garanzia per ottenere dalle banche un mutuo per la realizzazione dei lavori. Si tratterebbe di una ulteriore alternativa alla cessione o allo sconto immediato praticato dal fornitore.

Bonus ristrutturazioni lavori

Per tutto il 2020, con il bonus ristrutturazioni si continuerà a detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 96mila euro per unità immobiliare, per la riqualificazione edilizia delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali.

L’agevolazione riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, nonché i lavori su immobili danneggiati da calamità, l’acquisto e costruzione di box e posti auto, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la prevenzione degli illeciti, la cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico, gli interventi per il risparmio energetico, l’adozione di misure antisismiche, la bonifica dall’amianto, la messa in sicurezza contro gli infortuni domestici.

Bonus acquisto entro 18 mesi immobili ristrutturati 

Compreso nei Bonus per la ristrutturazione degli immobili (prorogati nel 2020) c’è anche il Bonus sull’acquisto di immobili ristrutturati dalle imprese e messi in vendita entro 18 mesi dalla fine dei lavori. La detrazione del 50% si calcola sul 25% del prezzo di acquisto.

Bonus Mobili

Prorogata a fine 2020 anche la detrazione Irpef del 50% fino a 10 mila euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

L’importo massimo di spesa detraibile per i mobili e gli elettrodomestici è di 10mila euro, IVA compresa, e la quota detraibile è pari al 50% della spesa sostenuta, l’importante è che sia per arredare la casa che stai ristrutturando.

Qui un articolo per approfondire il Bonus Mobili 2020.

Bonus Verde

Per quanto riguarda il Bonus Verde, non è chiaro se verrà confermato nel 2020. E’ in scadenza il 31 dicembre 2019 e prevede la detrazione del 36% delle spese sostenute per gli interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, ed anche per la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi.

Tra le spese detraibili, lo ricordiamo, sono incluse quelle per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. La spesa massima agevolata è di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo.

Al momento il disegno di legge di bilancio non prevede alcuna proroga, ma non è detta l’ultima parola. Oltre alle proposte di proroga per il 2020, sono stati presentati emendamenti (22.53, 25.0.2) che propongono anche l’innalzamento dell’aliquota al 40% e del tetto di spesa agevolabile a 10mila euro .

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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