Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità 2015 dove sono stati confermati anche per il prossimo anno gli ecobonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni.
Come era già stato annunciato, per tutto il 2015, le aliquote di queste due detrazioni resteranno invariate, e non verranno abbassate, come invece era stato previsto dalla normativa precedente.
Questa proroga fa parte della Legge di Stabilità 2015. “Una manovra finanziaria che vale complessivamente 36 miliardi di euro, 18 miliardi di minori tasse” ha spiegato il primo ministro Matteo Renzi.
Sono state tante le richieste arrivate negli ultimi mesi dagli operatori del settore, che avevano chiesto a gran voce di mantenere anche nel 2015 le attuali percentuali di detrazione del 65% per la riqualificazione energetica e del 50% per le ristrutturazioni, per dare continuità ad una agevolazione che ha dato buoni risultati, in termini di investimenti, risparmio energetico e soprattutto lavoro in un periodo di dura crisi economica soprattutto del settore edile.
Gli ecobonus hanno riscosso grande succeso ravvivando il settore dell’edilizia. L’Enea ha recentemente pubblicato il numero di pratiche inviate nel 2013 per usufruire delle detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici: sono state più di 355.000, registrando un aumento del 35% rispetto al 2012.
Complessivamente le detrazioni del 65% e del 50%, secondo i dati elaborati da Cresme e dal Servizio Studi della Camera, nel 2013 i privati hanno investito 28 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi di Iva, mentre i nuovi posti di lavoro creati sono stati 226 mila. E per il 2014 hanno stimato una crescita del 54% rispetto al primo bimestre 2013.
Questi ecobonus quindi sono doppiamente vantaggiosi: un lato aiutano le famiglie che vogliono ristrutturare casa o migliorarne le prestazioni energetiche, dall’altro ravvivano il mercato in crisi dell’edilizia e indotto, creando nuovi posti di lavoro.
