Sarà incentrato sulle normative antisismiche il prossimo Consiglio dei Ministri sul Piano Casa che si svolgerà molto probabilmente a L’Aquila, città pesantemente colpita dal grave sisma del 6 aprile scorso.
Nel frattempo continuano le indiscrezioni sulle risposte che potrebbero derivare dal Piano Casa: si parla di un provvedimento di demolizione e ricostruzione con aumento di cubatura da condizionare al risparmio energetico e alla normativa antisismica.
All’inserimento di misure antisismiche urgenti nella bozza del DL dovrebbero quindi far seguito gli incentivi per gli adeguamenti antisismici. Oltre al 55%, già erogato per gli interventi di efficienza energetica e estendibile a quelli per la sicurezza strutturale, sarebbe infatti allo studio un bonus ad-hoc del 50%.
Tra le altre indiscrezioni sulla bozza del decreto legge, sembra che saranno totalmente liberalizzati alcuni interventi per cui non sarà necessario né il permesso di costruire né la DIA, quali:
- manutenzioni ordinarie e straordinarie senza spostamento, eliminazione o realizzazione di elementi strutturali
- realizzazione di arredi urbani e aree ludiche senza fini di lucro
- cambi di destinazione d’uso senza esecuzione di opere edilizie e in accordo con gli strumenti urbanistici locali
- installazione di pannelli solari senza serbatoio di accumulo
- movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola
- opere caratterizzate da precarietà strutturale e funzionale
- deposito di materiali a cielo aperto, con esclusione dei rifiuti
- installazione di serre mobili senza strutture in muratura
- installazione di serbatoi di gpl di capacità fino a 13 metri cubi
Saranno previste poi procedure semplificate per gli interventi di lieve entità, quali:
- inserimento di manufatti di arredo urbano
- strutture stagionali collegate all’attività turistica
- strutture di copertura non superiori ai 10 metri quadri
- pannelli solari e fotovoltaici con una potenza fino a 20 kwe
- interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche
- impianti di condizionamento.
In attesa di questo Decreto Legge le Regioni continuano comunque l’attività normativa in materia di edilizia e urbanistica. Le leggi regionali dovranno essere approvate entro il prossimo 30 giugno.