Sono stati propogati per tutto il 2019 gli Ecobonus e i bonus per la riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici .
Ecobonus per riqualificazione energetica
L’Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici è stato proporgato fino al 31 dicembre 2019. Si tratta dell’agevolazione fiscale che consente di ottenere un credito di imposta (una detrazione sulle tasse) sull’IRPEF dovuta per gli importi spesi per l’efficientamento energetico delle abitazioni private.
Era stata la Manovra finanziaria 2018 a introdurre alcune novità. Per acquisto e installazione di finestre, infissi e schermature solari, la detrazione non è più al 65% ma scende al 50%. Invariato a 65% il bonus per pannelli solari per l’acqua calda, pompe di calore, cappotti termici e altri interventi sull’involucro edilizio.
Anche la sostituzione della caldaia può beneficiare dell’Ecobonus. Non è richiesto solo un miglioramento energetico rispetto alla situazione precedente ma bisogna:
– sostituire una caldaia esistente con caldaie a biomassa e caldaie a condensazione almeno in classe A (Ecobonus 50%);
– sostituire una caldaia esistente con caldaie a condensazione almeno in classe A e con sistemi di termoregolazione evoluti (Ecobonus 65%).
Ecobonus in condominio
In condominio: l’ Ecobonus prevede una detrazione del 65% che può arrivare al 70% se riguarda l’involucro (il cappotto) dell’edificio e al 75% se la certificazione prova il miglioramento della prestazione energetica invernale e estiva. Il Bonus è attivo fino al 2021 e rimane detraibile in 10 anni. L’Ecobonus vale anche per gli alberghi.
Ecobonus del 50% per le ristrutturazioni, mobili ed elettrodomestici
La detrazione del 50% per le ristrutturazioni, i mobili e gli elettrodomestici (acquistati contestualmente agli interventi di ristrutturazione edilizia) viene anch’essa prorogata fino al 31 dicembre 2019 alle stesse condizioni attuali.
Potranno usufruire della detrazione fiscale del 50% anche le imprese di costruzione che ristrutturano edifici interi e li vendono entro 18 mesi dalla fine dei lavori. Fino ad ora la vendita doveva essere conclusa entro sei mesi.
Chi può richiedere il bonus
Hanno diritto all’agevolazione tutti quelli che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento, in particolare:
- Le persone fisiche, compresi gli esercenti di arti e professioni
- Chi consegue un reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- Le associazioni tra professionisti
- Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
La detrazione spetta a chi può vantare un diritto sull’immobile, ad esempio:
- il proprietario o il nudo proprietario
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- il soggetto che occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato
- il condominio, per gli interventi sulle parti comuni.
La detrazione può essere fruita anche dai familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto di riqualificazione, a patto che:
- le spese siano sostenute da loro
- si tratti di lavori su immobili nei quali può avere luogo la convivenza.
Sono esclusi dal bonus gli interventi effettuati durante la costruzione dell’immobile, ma dal 21 agosto 2013 sono compresi anche la demolizione e la ricostruzione di un immobile con la stessa volumetria di quello precedente.