Inizierà il prossimo anno, il 2020 e fino al 2022 si completerà lo switch off del digitale terrestre attualmente in uso (Dvb-T1) e il passaggio al nuovo standard Dvb-T2. Per poter guardare la televisione avremo quindi due anni di tempo per adeguarci, la soluzione più drastica è quella di sostituire i televisori col vecchio standard (quelli comprati prima del 2017) acquistando nuove smart TV che siano compatibili oppure, soluzione più semplice ed economica, basterà comprare un decoder che consenta la ricezione del nuovo segnale.
In realtà, già il governo Gentiloni aveva previsto incentivi da 151 milioni di euro che, come confermato dal ministero dello Sviluppo economico, prenderanno il via già fra poco, il prossimo mese di dicembre 2019. La sottosegretaria Mirella Liuzzi ha annunciato l’intenzione di “incrementare” lo stanziamento, “per allargare la platea dei cittadini ammessi ad usufruire del contributo”. Attualmente, infatti, a beneficiare dello sconto previsto dal vecchio Governo Gentiloni sarebbero solo le persone che appartengono alle fasce Isee più basse, I (10.632,94 euro) e II (21.265,87).
La transizione sarà simile a quella già vissuta 7 – 8 anni fa, con il passaggio dall’analogico al digitale conclusosi nel 2012. Anche allora vennero previsti degli incentivi per l’acquisto di nuovi televisori o dei decoder che consentivano la visione del digitale anche sui vecchi apparecchi.