Il 70% di chi vende indifferente alla classe energetica. Ecco tutti i risultati di una Ricerca della Federazione Agenti Immobiliari
L’efficienza energetica, questa sconosciuta. Per chi vende casa infatti, la classe di una casa non rappresenterebbe una variabile significativa per la determinazione del prezzo di vendita nella compravendita immobiliare. Ma questo dato è correlato al fatto che attualmente, di tutti gli immobili venduti, il 70% è in classe energetica G, la “peggiore”.
Questi i dati emersi dal “Rapporto Annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano 2013. Valori, trend di mercato e previsioni per il 2014” della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP) e dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in collaborazione dell’ENEA.
Per la prima volta la ricerca ha indagato sulla realtà italiana della transazioni immobiliari rapportata alla classe energetica, sulla base delle agenzie immobiliari, dove è obbligatorio negli atti di compravendita l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
La cattiva notizia infatti è che circa il 50% degli acquirenti non dà importanza al tema dell’efficienza energetica. Forse perchè ben il 70% di chi vende casa non la considera importante, cioè l’efficienza energetica non è percepita come un valore dai proprietari che collocano un immobile sul mercato.
Per il segmento delle nuove costruzioni, la classe G rappresenta ancora il 20%.
La scarsa fiducia nell’Attestato di Prestazione Energetica, secondo la ricerca, è dovuta all’attuale impostazione della certificazione energetica degli edifici: oltre l’83% del campione ritiene che vada modificata, con l’obiettivo di aumentare la percezione del valore di un edificio in classe A rispetto ad uno meno efficiente.
Inoltre, la quasi totalità del campione ritiene prioritario aumentare i controlli sulla qualità tecnica delle certificazioni (basti pensare che certificazioni energetiche ultra-scontate sono apparse perfino come coupon su noto sito di vendite di gruppo… difficile garantire prestazioni di qualità quando il guadagno è praticamente nullo).
Il finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica è visto come un ostacolo da oltre il 63% del campione (il 27% lo giudica critico o addirittura molto critico). La questione del credito è centrale: si spera quindi con il nuovo Plafond Casa di 2 miliardi di euro in prestiti agevolati porti una risposta a chi vuol comprare o restaurare casa.
Non tutte le speranze sono perdute: l’indagine ha infine evidenziato la necessità di incentivare la convergenza di domanda e offerta verso standard energetici ed ambientali più alti, per aumentare il risparmio energetico e per contribuire alla ripresa economica.