L’obiettivo del progetto europeo “Gr3, Grass to green gas” è trasformare i rifiuti in materie prime per produrre energia verde. Il progetto è stato presentato da Veneto Agricoltura nella sede del Consorzio di Bonifica durante il primo di una serie di workshop organizzati nell’ambito di “Gr3”.
Gli ostacoli all’impiego dell’erba da sfalcio e dei residui erbacei come materia prima per il biogas sono:
– sono un’insufficiente conoscenza ed espansione di tecnologie idonee per la falciatura
– la conservazione e la digestione anaerobica di residui di erba
– l’assenza o mancanza di cooperazione tra gli operatori della filiera
– ostacoli di natura giuridica.
“Un peccato perché l’erba potrebbe essere utilizzata negli impianti di biogas – ha aggiunto il Presidente del Consorzio di Bonifica Antonio Tomezzoli – anche se ha un potenziale energetico minore del mais. Organizzandosi con le strutture di stoccaggio e i macchinari adeguati si può rendere conveniente un’operazione di manutenzione del territorio”
Ma Veneto Agricoltura non si lascia scoraggiare da questi ostacoli, ha stimato che nei capoluoghi di provincia regionali e nelle zone turistiche come il lago di Garda, la raccolta derivante dallo sfalcio potrebbe superare le 500 tonnellate l’anno, quantità tale da renderne conveniente il riciclo di erba come biogas.