Il gruppo ha reso noto i primi risultati del progetto che ha portato in Emilia Romagna innovativi bidoni per la raccolta dell’olio alimentare usato.
L’olio fritto è uno dei rifiuti più inquinanti, ma il gruppo Hera ha avviato un innovativo servizio di raccolta stradale degli oli da cucina e nei primi mesi del 2014 ha già riscosso un successo superiore alle aspettative.
In pochi mesi sono state raccolte oltre 90 tonnellate di olio usato passando dalle 5,4 tonnellate degli ultimi tre mesi del 2013 alle circa 20 conferite ogni mese tra gennaio e aprile 2014.
Questa particolare raccolta differenziata è l’unica in Italia, ed ha come obiettivo la conversione dell’olio esausto in biocarburante o in energia elettrica.
Per ora sono stati posizionati 238 contenitori sul territorio di 39 comuni dell’Emilia Romagna che servono le province di Bologna, Ferrara, Modena, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
L’obiettivo del gruppo Hera è raggiungere al più presto le 33 tonnellate al mese di raccolta di olio usato grazie all’aumento dei cassonetti a disposizione dei cittadini, che arriveranno a mille.
Dai calcoli resi noti da Hera Spa con circa 1000 tonnellate di olio alimentare è possibile produrre energia sufficiente per soddisfare i consumi di 4000 persone mentre da un litro di olio invece si possono ricavare circa 0,85 litri di biodiesel.
Secondo quanto riportato dal Conoe, il Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti, il 20% degli oli alimentari consumati in Italia (280mila tonnellate) diventa rifiuto.
Una curiosità diffusa dal sito di Hera: 4 kg di olio usato, se versati in acqua, inquinano una superficie pari a un campo da calcio.
Ci auguriamo che questa iniziativa positiva di riciclo dell’olio alimentare superi i confini dell’Emilia Romagna per diffondersi in tutta Italia.