L’Italia, con un Decreto, ha appena recepito la direttiva europa Direttiva 2018/844/UE sull’efficienza energetica che stabilisce regole sempre più stringenti sulla creazione di colonnine di ricarica elettrica negli edifici non residenziali (centri commerciali, uffici, negozi, ecc) nuovi e quelli che verranno ristrutturati in modo importante.
Tale direttiva, secondo le linee guida predisposte dalla Legge di delegazione europea 2018, per quanto riguarda gli edifici non residenziali di nuova costruzione e gli edifici non residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di dieci posti auto, prevede che gli Stati membri provvedano all’installazione di almeno un punto di ricarica ai sensi della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio di infrastrutture di canalizzazione, vale a dire condotti per cavi elettrici, per almeno un posto auto su cinque, per consentire in una fase successiva di installare punti di ricarica per veicoli elettrici, qualora:
a) il parcheggio sia situato all’interno dell’edificio e, nel caso di ristrutturazioni importanti, le misure di ristrutturazione riguardino il parcheggio o le infrastrutture elettriche dell’edificio
b) il parcheggio sia adiacente all’edificio e, nel caso di ristrutturazioni importanti, le misure di ristrutturazione riguardino il parcheggio o le infrastrutture elettriche del parcheggio.
L’Europa concede agli Stati membri di decidere di non fissare o di non applicare i requisiti illustrati nel paragrafo precedente agli edifici di proprietà di piccole e medie imprese.
Altre eccezioni all’installazione di una colonnina di ricarica ogni 5 parcheggi potranno essere:
Anche l’Italia, come gli altri stati membri dell’UE, dovrà inoltre prevedere misure volte a semplificare l’installazione di punti di ricarica negli edifici residenziali e non residenziali nuovi ed esistenti e a superare eventuali ostacoli normativi, compreso l’iter di autorizzazione e di approvazione. Quindi iter burocratici sempre più veloci per creare queste ricariche anche nelle case.
Mia considerazione finale: bisognerà fare in modo che la potenza elettrica disponibile sia in grado soddisfare la domanda sempre crescente di elettricità (ricordate i blackout causati dai troppi condizionatori accesi d’estate?). Un provvedimento che sarà utile in questo senso potrebbe essere quello di incentivare le batterie di accumulo da fotovoltaico per sfruttare l’energia rinnovabile.