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Pompe di calore ad alta efficienza energetica, parte la tariffa sperimentale D1

Di 9 Luglio 2014 No Comments

È operativa da luglio la nuova tariffa di rete per i consumi ad alta efficienza proposta in via sperimentale dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

PompaCalore_CaldaiaAcquaAcquaIl nuovo sistema avvantaggerà le case con alti consumi elettrici, ad esempio con impianti di riscaldamento in pompa di calore,  cucina ad induzione, auto elettriche, ecc..

A partire da questo mese, chi riscalda la propria abitazione solo ed esclusivamente con pompe di calore elettriche può chiedere di essere ammesso alla nuova tariffa sperimentale D1: questa è stata studiata per pagare una bolletta più aderente al costo effettivo per i servizi di rete, cioè trasporto, misura e gestione del contatore.

In genere, spiega l’Authority, il prezzo dell’energia elettrica per gli utenti domestici italiani è definito sommando tre corrispettivi: un fisso, da pagare in centesimi di euro/anno, un corrispettivo di potenza, proporzionale al valore di potenza impegnata, e un corrispettivo variabile in funzione dei consumi effettivi.

Il problema è che nelle tariffe domestiche attualmente in vigore in Italia, la componente variabile cresce al crescere dei consumi. In questo modo, i clienti con alti livelli di consumo annuo sono i più penalizzati. Se, infatti, mediamente la componente variabile pesa per il 35% della bolletta, per chi ha consumi elevati può arrivare alla metà, portando a bollette molto salate.

Al contrario, la nuova tariffa D1 prevede che ogni kWh sia pagato sempre uguale, indipendentemente dal volume di consumo annuo.

La tariffa D1 risulta quindi più vantaggiosa per chi ha consumi elettrici elevati (il che capita per chi ad esempio riscalda la propria abitazione con una pompa di calore elettrica e/o utilizza tecnologie efficienti come piastre di cottura a induzione e veicoli elettrici) e per chi ha contratti di fornitura con valori di potenza impegnata superiore a 3 kW.

Chi può richiedere la tariffa D1

L’Autorità spiega che si può accedere alla sperimentazione con qualsiasi pompa di calore entrata in funzione dopo il 1° gennaio 2008.
È possibile chiedere la tariffa sperimentale anche in presenza di un impianto fotovoltaico, anche se l’Autorità consiglia di verificare prima l’entità del fabbisogno di energia elettrica che non viene coperto dalla produzione dell’impianto fotovoltaico.

La sperimentazione non è possibile nei condomìni con sistema di riscaldamento centralizzato a pompa di calore, ma solo per le famiglie che usano la pompa di calore come unico sistema di riscaldamento individuale nella propria residenza. Se in casa oltre alla pompa di calore c’è anche un generatore alternativo, è necessario allegare anche l’asseverazione di un tecnico e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) dell’abitazione.

Come fare la domanda

Per richiedere l’adesione bisogna presentare un documento d’identità del richiedente, la copia delle sezioni 1 e 4.4 del libretto d’impianto, redatto secondo il modello previsto dal DM 10 febbraio 2014, la copia di un documento attestante che la pompa di calore può usufruire delle detrazioni fiscali del 65% o del Conto Termico.

Quando fare la domanda

La richiesta di adesione deve essere presentata al proprio venditore di energia elettrica dal 1° luglio 2014 ed entro il 31 dicembre 2015. Dalla presentazione della domanda, il venditore e l’impresa di distribuzione hanno complessivamente tempo 14 giorni lavorativi per verificarne il contenuto e aggiornare le banche dati. La tariffa D1 verrà quindi applicata a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui scade tale termine.

Eris Caon

Eris Caon

Ingegnere civile libero professionista, certificatore energetico, esperto in fonti rinnovabili, progettazione strutturale e soluzioni innovative, in particolare nella realizzazione di rinforzi strutturali con materiali compositi.

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