“Idroelettrico su canali irrigui: un’opportunità da cogliere” è il titolo del convegno che si è tenuto a Roma, all’interno del quale è stata siglato l’accordo tra l’AssoRinnovabili e l’Associazione Nazionale di Bonifiche e Irrigazione (Anbi) con l’obettivo comune di promuovere impianti idroelettrici sui canali irrigui, semplificare le procedure e risolvere i relativi problemi amministrativi e finanziari.
Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse su impianti idroelettrici di piccola e piccolissima taglia (i cosiddetti mini idroelettrici), e un’attenzione particolare è stata riservata ad impianti realizzati su canali esistenti, i quali, promuovendo un uso intelligente delle acque, hanno un accesso preferenziale alle nuove forme di incentivi.
Ma allo stato attuale autorizzare e gestire un impianto idroelettrico che sorge all’interno di una rete complessa come quelle dei canali irrigui gestiti dai consorzi di bonifica e irrigazione non è per nulla semplice. Considerati i problemi burocratici che riguardano l’attuazione di nuovi impianti mini-idroelettrici, è nata l’idea del protocollo d’intesa tra AssoRinnovabili e ANBI. Obiettivo del protocollo firmato al termine del convegno è quello di creare una collaborazione, tramite un gruppo di lavoro composto da esperti delle due associazioni, con lo scopo di promuovere ed incentivare gli impianti idroelettrici sui canali irrigui, risolvendo, di comune accordo, i tanti problemi amministrativi e finanziari che si riscontrano.
“AssoRinnovabili riconosce il ruolo fondamentale che i Consorzi ricoprono nelle attività di gestione e manutenzione delle reti irrigue – afferma il Presidente di AssoRinnovabili Re Rebaudengo – e ritiene molto importante anche l’elaborazione di linee guida rivolte agli operatori idroelettrici, ai consorzi stessi e alle amministrazioni concedenti, per semplificare la complessità che da sempre caratterizza la materia acque”.
“Accogliamo con estremo favore l’intesa con AssoRinnovabili – sostiene il presidente di ANBI Massimo Gargano – il lavoro congiunto delle associazioni garantirà un’elevata autorevolezza alle buone pratiche individuate, evitando, per quanto possibile, approcci improduttivi”.
Ad esempio ANBI e AssoRinnovabili, in accordo con il Commissario ad acta Roberto Iodice, condividono la necessità di semplificazione delle procedure di valutazione ambientale per il mini idroelettrico, in assenza della quale si arriva al paradosso che anche una banale sostituzione di una valvola dissipatrice con una turbina può comportare l’assoggettamento a una lunga e costosa procedura.