Dalla Sardegna nuova rinnovabile: l’energia elettrica si crea calpestando il pavimento

L’energia si potrebbe ricavare dalla pressione delle scarpe sul pavimento di un locale pubblico affollato, per alimentare l’illuminazione o l’impianto di aria condizionata.

Il progetto made in Italy si chiama Sef, Smart energy floor, è di tre giovani ingegneri (Alessio Calcagni, Giorgio Leoni, Simone Mastrogiacomo) laureati all’Università di Cagliari ed è già stato presentato in alcuni concorsi nazionali e internazionali.

All’evento “Fare impresa” è stata presentata all’amministratore delegato della Saras Massimo Moratti, ai vertici di Confindustria e al rettore dell’ateneo cagliaritano Giovanni Melis.

«Si tratta di un’idea nata interamente nell’isola – ha spiegato Alessio Calcagni a margine dell’incontro –. Il principio è che il sistema funziona in un luogo affollato: più gente c’è, più si crea energia». Il materiale per accumulare la tensione è plastico ma facilmente integrabile con legno o piastrelle. Non rovina l’estetica di un appartamento o di un monumento. Il principio è quello dell’energia solare. Solo che in questo caso la forza generatrice non sono calore e raggi, ma la pressione dei passi in movimento.

Un’idea simile era stata già realizzata nel 2008, quando la discoteca Watt di Rotterdam diventò famosa proprio per sfruttare l’energia dei passi di danza grazie alla tecnologia delle celle piezoelettriche, che venne utilizzata per alimentare luci e amplificatori del locale, fornendo il 10% dell’elettricità richiesta. Ma al tempo la tecnologia non era ancora del tutto efficiente.

Il progetto dei tre giovani ingegneri aspetta ora qualcuno che creda in loro per vedere concretizzare la loro idea di energia pulita.