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Bonus Facciate al 90% a rischio per il 2020?

Di 14 Novembre 2019 No Comments

Fin da quando è stata annunciata, è sembrata una detrazione troppo bella per essere vera: addirittura il 90%, senza limiti di spesa, per lavori sia di manutenzione ordinaria che straordinaria di case e condomini. Ad esprimere perplessità sono state varie associazioni di categoria e gli operatori edili stessi che vedevano nel Bonus Facciate una soluzione che “cannibalizza” tutti gli altri incentivi sui lavori in casa senza di fatto spingere su fattori importanti come il risparmio energetico o il miglioramento antisismico ma solo il punto di vista puramente estetico. Un maquillage che a molti palazzi indubbiamente farebbe bene, ma con il rischio che vengano stralciati importanti lavori come rafforzi strutturali antisismici o migliorie anti spreco energetico.

Il Bonus facciate sarà rivisto per coordinarsi meglio con le altre detrazioni fiscali sulla casa, Ecobonus in primis.” ha infatti annunciato il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in un intervento al sessantennale dell’Istituto nazionale di Architettura.

I dubbi del Ministro Patuanelli sul Bonus Facciate 2020

Il Ministro Patuanelli, mentre elencava le misure presenti nel Disegno di Legge di Bilancio 2020 per dare impulso al settore edile, ha ricordato che “è stato introdotto il bonus facciate su cui io sono abbastanza laico, nel senso che vorrei prima capire quale sarà il reale effetto. Immagino che ci possa essere un po’ di criticità nell’unione dei vari Ecobonus e del Bonus Facciate”.

bonus facciate 2020

Condominio in fase di restauro. Fonte www.caonfratelli.it

Patuanelli ha fatto l’esempio di una palazzina in stile liberty molto decorata. “Se devo ristrutturare la facciata – ha spiegato – spendo molti soldi e certamente non posso metterci un cappotto esterno. Allora magari nel mio intervento decido di isolare internamente e, per accedere all’Ecobonus, decido di fare un pacchetto murario che abbia una capacità termica che mi consenta di accedere alla detrazione, portandomi dietro un beneficio in termini di risparmio energetico che è puntuale, ma anche collettivo”.

“Io oggi – ha proseguito il Ministro – col Bonus Facciate decido di non fare più il cappotto ma solo le facciate perché tanto ho un bonus più elevato. Questo – ha aggiunto – può essere un elemento di criticità, ma stiamo valutando eventuali correttivi nel testo della legge di bilancio”. L’esempio di Patuanelli è valido anche per un palazzo non storico: nelle assemblee condominiali spesso si scelgono i lavori di manutenzione minimi indispensabili come spesa da sostenere, e il Bonus Facciate può spingere solo interventi superficiali di manutenzione ordinaria, a scapito di altri lavori meno incentivati ma più utili a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, come ad esempio l’isolamento a cappotto.

Bonus Facciate 2020, per le modifiche c’è poco tempo

Dopo l’annuncio del Ministro di un ripensamento, ci si chiede se il Bonus Facciate riveduto e corretto riuscirà ad entrare nella legge di Bilancio 2020 entro fine anno, manca un mese e mezzo comprese le vacanze di Natale. Lo studio di un metodo di detrazione fiscale alternativo potrebbe richiedere maggiori approfondimenti e un confronto tra le parti per evitare che un bonus pensato per aiutare il settore edile porti ad un effetto contrario, disincentivando i lavori edili più importanti.

Attualmente il DDL è in Senato, e dovrà essere approvato entro la fine di dicembre da entrambi i rami del Parlamento. “Cercheremo di giocarci al meglio i tempi”, ha auspicato il Ministro Patuanelli.

Le possibilità sono diverse. Nella migliore delle ipotesi, i tecnici si metteranno velocemente al lavoro e definiranno un meccanismo capace di integrarsi con le altre detrazioni fiscali, senza appunto poter creare problemi. Mi viene in mente la possibilità del Bonus Facciate di essere vincolato solo a contemporanei lavori di miglioramento delle prestazioni energetiche (come ad esempio il Bonus Mobili è vincolato ai lavori di ristrutturazione).

Un’altra soluzione, più pessimista, è che, per mancanza di tempo sufficiente, la misura esca dall’attuale Legge di Bilancio 2020 e sia rimandata ad una norma successiva, oppure, il Bonus Facciate potrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio, ma definito nei dettagli da un decreto attuativo successivo.

Bonus Facciate al 90%,  gli svantaggi per il settore edile

Il Bonus Facciate attualmente ipotizzato dal DDL di Bilancio prevede una detrazione del 90% per il recupero o il restauro delle facciate, sia di interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria e, soprattutto, è specificato che non ci sono limiti di spesa.

Gli addetti ai lavori hanno già manifestato scetticismo sulla nuova detrazione fiscale. Secondo l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico (ANIT), potrebbe pregiudicare le politiche per la sostenibilità ambientale e la riqualificazione energetica.

In una nota diffusa nei giorni scorsi l’associazione ANIT ha spiegato che a causa del Bonus Facciate, così sfacciatamente vantaggioso, i progetti di riqualificazione energetica non ancora iniziati, ma già deliberati, potrebbero essere bloccati con la prospettiva di poter usufruire nel 2020 di migliori coefficienti di detrazione a fronte di minori requisiti, senza alcun vantaggio energetico ambientale e con conseguente rischio di bloccare il mercato edilizio.

Ora bisogna aspettare gli emendamenti al DDL di Bilancio per scoprire se il Bonus Facciate sarà attivo in misura diversa per il 2020 o verrà del tutto stralciato. Secondo me la seconda ipotesi è difficile, in quanto il Bonus Facciate è ormai stato ampiamente pubblicizzato dai media e sarebbe una mossa impopolare per il Governo farlo sparire, più probabile una rimodulazione con paletti, sia riguardo il tetto di spesa, sia per il tipo di interventi che potranno usufruirne.

Per approfondire:

Bonus Facciate 2020 per ristrutturazioni esterne

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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