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In Europa crollano i consumi energetici

Di 10 Febbraio 2015 No Comments

L’Eurostat ha certificato che dal 2006 ad oggi i consumi energetici europei sono crollati. L’Italia putroppo è la nazione UE più dipendente dall’estero, ma fortunatamente la produzione da rinnovabili rappresenta il 63,7% di tutta l’energia made in Italy.

energie rinnovabiliSecondo i dati dell’Eurostat nel 2013 si registra un calo del consumo dell’energia elettrica che riporta l’Europa ai consumi di inizio anni Novanta. La buona notizia è che la dipendenza energetica in UE scende al 53%. 

Secondo i dati Eurostat, nel 2013 l’UE ha consumato 1.666 i milioni di tonnellate di equivalente del petrolio (Mtep), registrando un calo del 9,6% rispetto al picco dei consumi raggiunto nel 2006. Nove anni fa erano stati consumati 1.832 milioni di tonnellate.
Da allora è iniziato il trend discendente europeo dei consumi energetici, con la sola eccezione del il 2010, ma nel 2011 le Mtep erano nuovamente scese a 1.698 e nel 2012 a 1.685.

I consumi energetici in Italia: in discesa libera

In Italia nel 2013 sono state consumate 160 Mtep, più delle 153,5 del 1990. Anche da noi il picco si è registrato nel 2006, con 185,3 Mtep. Ma ultimi dati rivelano, coerentemente con l’Europa, una discesa libera dei consumi: 172 Mtep nel 2011 e 166,3 nel 2012. Gli italiani, infatti, come dimostra anche l’Istat, sono sempre più attenti al risparmio di energia.

L’Italia, nonostante registri consumi in calo come tutto il Vecchio Continente, rimane al di sopra dei livelli del 1990 e risulta essere il Paese che importa più energia, con il 76,9%, tra i primi cinque Stati UE consumatori.

Dopo l’Italia, gli Stati europei che consumano di più e sono più energeticamente dipendenti dall’estero sono la Spagna (70,5%) e la Germania (62,7%).
I meno dipendenti sono invece Gran Bretagna (46,4%) e Francia (47,9%). Non considerando i consumi, i Paesi più autonomi in assoluto sono l’Estonia (11,9%), la Danimarca (12,3%) e la Romania (18,3%); i più dipendenti, invece, sono Malta (104%), Lussemburgo (96%), Cipro (96,4%) e Irlanda (89,1%).

In merito alla produzione interna di energia, putroppo l’energia  nucleare, con il 29% occupa la prima posizione in Europa. Tuttavia è ormai tallonata dalle energie rinnovabili, che sono al secondo posto con un onorevole 24%. Sono stati superati i vecchi e inquinanti combustibili fossili (20%), il gas (17%) e il petrolio (9%).

Per quanto riguarda le energie made in Italy, delle 36,9 Mtep prodotte autonomamente nel 2013, il 63,7% viene dalle rinnovabili, il 17,2% dal gas, il 15,9% dal petrolio, il 3,1% dai rifiuti (non rinnovabili) e lo 0,1% da combustibili fossili. In Italia le rinnovabili sono la maggiore fonte di energia per il Paese, e contando il trend negativo dei consumi, questo rappresenta un futuro verde e sempre più energeticamente indipendente dall’estero.

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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