Uno studio appena pubblicato sul British Journal of Nutrition afferma che frutta, verdura e cereali biologici contengono meno pesticidi ma hanno livelli più alti di sostanze antiossidanti, che portano a un minore rischio di tumori e altre malattie.
“Questo studio è solo un punto di partenza, perché ha dimostrato che c’è una variazione nella composizione degli alimenti a seconda del metodo di coltivazione”, ha spiegato l’autore principale della ricerca, Carlo Leifert. “Ora bisogna studiare l’effetto che può avere passare a una dieta biologica. Alcuni di questi antiossidanti sono stati legati da studi scientifici a un minore rischio di tumori e altre malattie”.
Secondo questo studio, gli alimenti bio risultano migliori anche sulla presenza di sostanze tossiche residue. L’analisi comparata di tutti i dati a disposizione ha rilevato che i residui di pesticidi sono un quarto rispetto a frutta e verdura coltivata tradizionalmente.
Il cadmio, un metallo tossico del quale l’Oms ha fissato un limite massimo nei cibi, è più basso del 48% e i composti dell’azoto, nitriti e nitrati, scendono dell’87%.
Questi dati non stupiscono i milioni di italiani che secondo Coldiretti, nonostante la crisi, acquistano sempre più cibi biologici, con un giro d’affari di 3,1 miliardi di euro. Coldiretti ha calcolato che nel primo semestre 2013 che oltre la metà degli italiani (54%) ha acquistato almeno una volta un alimento bio nei 12 mesi precedenti, con le migliori performance proprio nell’ortofrutta con un +8%. Questo grazie alla diffusione di cibi biologici anche nella grande distribuzione, che ha favorito una maggiore popolarità dei prodotti bio.