Sostenibilità ambientale

Inquinamento nel 60% dei laghi italiani

Di 6 Agosto 2014 No Comments

Secondo il monitoraggio di Legambiente, nel 60% dei laghi italiani ci sono valori dei batteri fuori legge

inquinamento lagoIl monitoraggio scientifico della 9° edizione della Goletta dei Laghi di Legambiente ha analizzato 12 laghi in dieci regioni, ed analizzato campioni di acqua in oltre cento punti.

I 12 laghi analizzati da Legambiente sono:
– Iseo, Lario, Varese, Ceresio, Maggiore e Garda in Lombardia
– la sponda del lago Maggiore in Piemonte
– la sponda del lago di Garda in Veneto
– Bolsena, Bracciano, Albano e Vico nel Lazio
– Trasimeno e Piediluco in Umbria.

Su 101 punti campionati dai tecnici del laboratorio mobile di Legambiente, “ben 62 hanno mostrato una concentrazione di batteri fecali superiori alla norma, 39 in misura tale da risultare fortemente inquinati” è la conclusione dopo un mese di viaggio della Goletta dei Laghi.

I dati più negativi sono stati rilevati nei bacini dei laghi della Lombardia, con 38 punti su 58 oltre i limiti di legge.

Imputati principali dell’inquinamento dei laghi si confermano le foci dei corsi d’acqua “che raccolgono reflui nell’entroterra, oltre agli scarichi diretti a lago, in un quadro generale afflitto troppo spesso dall’inadeguatezza dei sistemi fognari e depurativi”.

Altre minacce per i laghi sono:
la cementificazione delle coste (soprattutto i laghi Iseo e Garda)
progetti impattanti come la possibile realizzazione del comprensorio sciistico più grande del Sud Italia (sui laghi Arvo e Cecita in Calabria)
attività agricole (Como)
attività industriali (Pertusillo in Basilicata).

Per far fronte a tale situazione critica dei laghi italiani “urgono investimenti in infrastrutture fognarie e depurative”, osserva Legambiente.

Non solo dati negativi, ci sono anche laghi che hanno saputo coniugare con successo l’offerta turistica e la sostenibilità ambientale, veri e propri gioielli ecologici, come:
i Pantani di Lentini e Gelsari in Sicilia
– il lago di Vico nel Lazio
– il lago di Porta in Toscana
– i bacini della Sila in Calabria.

“In un momento economico così difficile – commenta Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente – i laghi possono essere motori della green economy e diventare volani di sviluppo sostenibile. Da qui il nostro sostegno a strumenti come i Contratti di Lago che possono far collaborare concretamente le istituzioni provinciali e regionali, le amministrazioni lacuali e quelle dell’entroterra, gli enti tecnici, le società di gestione, le associazioni e i cittadini”.
Ancora una volta viene sottolineate l’importanza del dialogo tra istituzioni.

La carenza del sistema depurativo riguarda ancora un’estesa area del nostro Paese – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – Le conseguenze hanno un impatto sull’ambiente e sono anche economiche: rischiamo di dover pagare pesanti sanzioni per le procedure d’infrazione dovute al mancato rispetto delle direttive europee”.

Eris Caon

Eris Caon

Ingegnere civile libero professionista, certificatore energetico, esperto in fonti rinnovabili, progettazione strutturale e soluzioni innovative, in particolare nella realizzazione di rinforzi strutturali con materiali compositi.

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