Sostenibilità ambientale

Ambiente, multe per chi vende sacchetti in finta bio-plastica

Di 29 Luglio 2014 No Comments

Il Senato ha appena approvato delle sanzioni salate, da 2.500 a 25 mila euro, per chi vende finti bio-shopper o borsette di plastica non conformi alle norme europee. La sanzione, in caso di quantità molto elevate di finte borse bio, aumenterà fino a un massimo di 100 mila euro.

bioshopperIl Senato ha infatti approvato l’emendamento presentato dal senatore del PD Massimo Caleo in Commissione ambiente e industria. Emendamento che, quando verrà approvato in via definitiva il decreto legge competitività a cui è legato, avrà decorrenza immediata.

Per le aziende che continueranno a commercializzare sacchetti inquinanti o finti bioshopper, la sanzione partirà dai 2.500 e arriverà ai 25 mila euro con un massimo di 100 mila euro in caso di quantità molto alte di borsette non a norma.

L’Italia, ricordiamo, è stata la prima nazione in Europa ad attuare la normativa che ha introdotto obbligatoriamente l’uso di bioshopper eliminando le inquinanti borse di plastica e introducendo multe per i negozi trasgressori.

“Finalmente si chiude il cerchio della rivoluzione dello shopper, che vede l’Italia all’avanguardia in europa nella messa al bando dei sacchetti di plastica, che inquinano soprattutto mare, bacini idrici, corsi d’acqua, e nella produzione di bioplastiche”, ha spiegato il senatore Caleo, promotore dell’emendamento che fissa le multe salate per i trasgressori.

La nuova direttiva uni en 11432 prevede la riduzione entro il 2017 del 50% dei sacchetti di plastica più inquinanti e dell’80% entro il 2019.

Il tentativo di multare gli shopper inquinanti con sanzioni salate in Italia ha un precedente: un emendamento simile era stato presentato dal senatore Francesco Ferrante, sempre del PD, alla legge finanziaria 2007. In quel caso una serie di proroghe avevano rimandato l’entrata in vigore delle norme fino al 2011, con un aggiornamento nel 2012.

Il presidente di assobioplastiche Marco Versari ha dichiarato: “L’approvazione del decreto competitività rappresenta per il settore delle bioplastiche il completamento dell’iter normativo sugli shopper e serve a dare finalmente quella chiarezza che tutto il settore chiede, a sostegno della raccolta differenziata della frazione organica che ormai si sta diffondendo con successo in tutto il territorio nazionale.”

Si attende ora l’approvazione definitiva di Senato e Camera al decreto legge competitività, che scade ad agosto: le sanzioni per i sacchetti di plastica inquinante o in finta bioplastica entreranno in vigore quando il dl diverrà legge.

Elena Liziero

Elena Liziero

Mamma geek, blogger e giornalista, mi piace tutto ciò che riguarda la comunicazione, le eco-innovazioni e la creatività.

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